== Storia ==
Nell'antichità Volvera era conosciuta come Laurera, nome probabilmente dovuto alle piante di [[Laurus nobilis|lauro]] presenti nel paese e attorno alle mura dell'antico castello di Volvera.</br>
Le prime notizie sul centro abitato risalgono all'XI secolo: nel 1029, infatti, la metà del paese venne donata dal [[vescovo di Asti]], [[Alrico]], al [[monastero di San Giusto (Susa)|monastero di San Giusto]] di [[Susa (Italia)|Susa]], che ottenne l'altra metà dal prete Sigifredo nel 1037.
Nel [[XII secolo]] il paese entrò a far parte dei possedimenti dei [[conti di [[Piossasco]]. Gualtieri I, all'interno della politica di ampliamento del suo feudo, occupò Volvera, sottraendola al controllo dei monaci. Nonostante l'appello al conte [[Amedeo III di Savoia]], pronunciatosi a favore dei monaci, questi ultimi non riebbero il feudo, anche per il non fattivo intervento di Amedeo che non voleva inimicarsi i Piossasco, da tempo suoi fedeli seguaci. I Piossasco rimasero quindi feudatari di Volvera fino all'abolizione della feudalità alla fine del XVIII secolo.
[[File:Battaglia marsaglia rievocazione.jpg|miniatura|Rievocazione storica della Battagliabattaglia della Marsaglia, che si tiene ogni due anni nelle campagne di Volvera.]]
Volvera fu sede di numerosi scontri di truppe, tra cui sono da ricordare quelli culminati nella [[Battagliabattaglia della Marsaglia]] (4 ottobre 1693) e il passaggio di truppe francesi nel 1799 in occasione della presa di possesso del Piemonte, dopo la cacciata del re [[Carlo Emanuele IV]]. Dopo la Battagliabattaglia della Marsaglia il centro abitato di Volvera venne rovinato, incendiato e saccheggiato con danni immensi che restarono evidenti per molto tempo, e non venne risparmiata neanche la chiesa parrocchiale. A causa dei più deidi dodicimila soldati caduti nelle campagne e lasciati insepolti per settimane, i terreni rimasero incoltivabili per anni,: una volta sepolti i caduti, i campi furono decorati da centinaia di croci in legno; oggi in memoria dei caduti è presente il monumento "Croce Barone", una grande croce in pietra installata sulla strada antica di [[Pinerolo]] nel 1913.
[[File:Pianobattaglia.jpg|miniatura|Piano della battaglia della Marsaglia (ottobre 1693)]]
=== Secondo conflitto mondiale ===
Volvera e le campagne confinanti furono sede di vari aviolanci alleati, e dal dicembre del 1944 il paese fu centro del comando della "Brigata Campana", costituita da vari gruppi [[Partigiano|partigiani]] per un totale di circa 200 combattenti che attuarono svariate operazioni di sabotaggio e scontri a fuoco che portarono alla liberazione dei paesi e delle valli vicine.
=== Ritrovamenti di epoca romana ===
Nei primi anni del novecentoNovecento nel centro di Volvera, durante uno scavo per le fondamenta di una casa, vennero alla luce due tombe; la scoperta venne inizialmente comunicata all'autorità comunale, ma poi a nessun ufficio competente e questo portò alla distruzione del sito.
All'interno delle due tombe, una a cappuccina senza corredo e l'altra in pietra con corredo, furono rinvenuti materiali particolarmente importanti, quali una patera in bronzo e un set di strigili, tutti elementi riferibili all'attività sportiva dell'antica Roma. Questi oggetti servivano per ripulirsi dopo aver praticato attività ginnica,: la patera era sostanzialmente una padella che veniva utilizzata per risciacquarsi il corpo, mentre gli strigili erano usati per detergere e pulire la pelle con olio e polvere di pomice o sabbia. La presenza di questi oggetti caratterizzanocaratterizza alcune sepolture di ceti elevati tra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C.
=== Simboli ===
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