Heinz Neumann: differenze tra le versioni
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=== Ritorno in Germania ===
Nel 1928, Neumann tornò in Germania in seguito allo scoppio dell'[[affare Wittorf]] e insieme a [[Ernst Thälmann]] ed [[Hermann Remmele]] divenne uno dei politici di spicco del KPD e anche redattore capo
Nel 1931 iniziò a sviluppare divergenze con Stalin e Thälmann, che portarono a reciproche accuse di non contrastare adeguatamente il [[Partito Nazista]]. Buber-Neumann riferisce di un incontro che Neumann avrebbe avuto con Stalin alla fine del 1931: «Nel corso di questo incontro... Heinz tentò di difendere la sua politica basandosi sul fatto che la minaccia nazista si faceva sempre più seria. Stalin lo interruppe e gli chiese: – Non crede anche lei, Neumann, che se i nazionalisti andassero al potere in Germania, sarebbero tanto occupati con l'occidente da permetterci di edificare il socialismo in tutta tranquillità?»<ref>Margarete Buber-Neumann, ''Da Potsdam a Mosca. Tappe di una strada sbagliata'', Milano, Il Saggiatore, 1966, p. 296, cit. in {{cita|Collotti 1969|p. 704}}.</ref>.
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=== Caduta, esilio ed esecuzione ===
Nel 1932 la lotta di potere interna al KPD tra la corrente di "sinistra" di Neumann e Remmele e la maggioranza del Politburo che faceva capo a Thälmann volse in favore di quest'ultima, cosicché in maggio Neumann fu deposto e deportato a Mosca perdendo anche il suo seggio al Reichstag
In merito alla condanna espressa dalla conferenza del KPD contro Neumann, il numero del novembre 1932 dei ''Cahiers du Bolchévisme'', rivista del [[Partito Comunista Francese]], riportò:
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