Orthocoronavirinae: differenze tra le versioni
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'''''Orthocoronavirinae''''' è una sottofamiglia di [[virus (biologia)|virus]], noti anche come '''coronavirus''', della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] ''[[Coronaviridae]]'', del [[sottordine]] ''[[Cornidovirineae]]'', dell'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] ''[[Nidovirales]]''.<ref>{{Cita web|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/Taxonomy/Browser/wwwtax.cgi?mode=Undef&id=2501931&lvl=3&keep=1&srchmode=1&unlock|titolo=Taxonomy browser (Orthocoronavirinae)|sito=www.ncbi.nlm.nih.gov|accesso=2020-03-14}}</ref> In passato era classificata come [[Genere (tassonomia)|genere]].
Suddivisa nei [[Genere (tassonomia)|generi]] (in passato [[Sottogenere|sottogeneri]]) ''[[Alphacoronavirus]]'', ''[[Betacoronavirus]]'', ''[[Gammacoronavirus]]'' e ''[[Deltacoronavirus]]'', questi includono genogruppi filogeneticamente compatti di [[RNA]] avvolto, a senso positivo, e con un [[nucleocapside]] di simmetria elicoidale. ''Alphacoronavirus'' e ''Betacoronavirus'' derivano dal [[pool genico]] dei [[Chiroptera|pipistrelli]].
La "dimensione genomica" dei coronavirus varia da circa 26 a 32 [[coppia di basi|kilobasi]], straordinariamente grande per un [[virus a RNA]].<ref name="groot">{{Cita libro|wkautore2=Susan Baker (virologist)|titolo=Ninth Report of the International Committee on Taxonomy of Viruses|anno=2011|editore=Elsevier, Oxford|pp=806-828|capitolo=Family ''Coronaviridae''|isbn=978-0-12-384684-6|coautori=de Groot RJ, Baker SC, Baric R, Enjuanes L, Gorbalenya AE, Holmes KV, Perlman S, Poon L, Rottier PJ, Talbot PJ, Woo PC, Ziebuhr J|curatore-cognome=AMQ King|curatore-cognome2=E Lefkowitz|curatore-cognome3=MJ Adams|curatore-cognome4=EB Carstens}}</ref><ref name=":0">{{Cita web|url=http://talk.ictvonline.org/files/ictv_documents/m/msl/1231/download.aspx|titolo=ICTV Master Species List 2009 – v10|cognome=International Committee on Taxonomy of Viruses|data=24 agosto 2010|formato=xls}}</ref> Il loro numero sta crescendo rapidamente con diversi nuovi coronavirus scoperti di recente, tra cui [[SARS-CoV|SARS-CoV-1]] scoperto nel 2002, [[MERS-CoV]] nel 2012 e [[SARS-CoV-2]] scoperto nel 2019 a [[Wuhan]], in [[Cina]].
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Il genere ''alphacoronavirus'' (precedentemente noto come ''gruppo 1 dei Coronavirus'', CoV-1) comprende i sottogruppi 1a e 1b, che sono prototipati dal coronavirus umano ''229E'' (''HCoV-229E'') e ''HCoV-NL63'', nonché dalla nuova specie ''alphacoronavirus 1'' (incluso virus della gastroenterite trasmissibile suina, TGEV), rispettivamente.
Il genere ''betacoronavirus'' (precedentemente ''gruppo 2 dei coronavirus'', Cov-2) comprende diversi sottogruppi, con i più importanti (sottogruppi ''2a'' e ''2b'') prototipati dalla specie [[murine coronavirus]] (incluso il [[virus dell'epatite murina]], MHV) e [[SARS-related coronavirus]]. Si divide nei sottogeneri [[Embecovirus]], [[Hibecovirus]], [[Merbecovirus]], [[Nobecovirus]] e [[Sarbecovirus]].
Il genere ''gammacoronavirus'' comprende tutti i coronavirus aviari identificati fino al 2009.
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== Coronavirus di interesse umano ==
[[File:SARS-CoV-2 without background.png|miniatura|Questa illustrazione, creata dai ''[[Centers for Disease Control and Prevention]]'' (CDC) [[Stati Uniti|statunitense]], rivela la morfologia ultrastrutturale mostrata dal "[[SARS-CoV-2]]". Si notino i chiodini che costellano la superficie esterna del virus e che gli conferiscono l'aspetto di una corona che circonda il [[virione]], vista al [[microscopio elettronico]]. Questo virus è stato identificato come la causa di una [[Pandemia di COVID-19 del 2019-2021|pandemia di affezioni respiratorie]] registrate per la prima volta a [[Wuhan]], in [[Cina]].]]
I coronavirus sono stati scoperti negli [[Anni 1960|anni sessanta]] dalle [[cavità nasali]] dei pazienti con [[raffreddore comune]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jeffrey S.|cognome=Kahn|data=2005-11|titolo=History and recent advances in coronavirus discovery|rivista=The Pediatric Infectious Disease Journal|volume=24|numero=11 Suppl|pp=S223–227, discussion S226|accesso=2020-03-14|doi=10.1097/01.inf.0000188166.17324.60|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/16378050/|nome2=Kenneth|cognome2=McIntosh}}</ref> Questi [[Virus (biologia)|virus]] furono successivamente chiamati ''[[Coronavirus umano 229E]] (HCoV-229E)'' e ''[[Coronavirus umano OC43]] (HCoV-OC43)''.<ref>{{Cita news|autore=Geller C, Varbanov M, Duval RE|titolo=Coronavirus umani: approfondimenti sulla resistenza ambientale e la loro influenza sullo sviluppo di nuove strategie antisettiche|pubblicazione=Viruses}}</ref> Sono stati identificati altri due membri di questa [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] (''[[Coronavirus umano NL63]], HCoV-NL63,'' nel 2004; ''[[Coronavirus umano HKU1]], HCoV-HKU1,'' nel 2005) e sono stati coinvolti in [[Infezioni respiratorie ricorrenti|infezioni del tratto respiratorio]] più gravi.
Non esistono [[Vaccino|vaccini]] o [[Farmaco antivirale|farmaci antivirali]] considerati validi dalla comunità scientifica per la prevenzione o per il trattamento delle patologie indotte.
Si ritiene che i coronavirus causino una percentuale significativa di tutti i [[Raffreddore comune|raffreddori comuni]] negli adulti e nei bambini. I [[sintomi]] che si riscontrano più frequentemente sono [[febbre]] e [[adenoidite acuta]] con maggior incidenza durante l'inverno e l'inizio della primavera.<ref>{{Cita pubblicazione|coautori=Liu P, Shi L, Zhang W, He J, Liu C, Zhao C, Kong SK, Loo JF, Gu D, Hu L|data=November 2017|titolo=Prevalence and genetic diversity analysis of human coronaviruses among cross-border children|rivista=Virology Journal|volume=14|numero=1|p=230|lingua=En|doi=10.1186/s12985-017-0896-0|pmid=29166910|pmc=5700739}}</ref> In molti casi i coronavirus possono causare [[polmonite]], [[polmonite virale]] diretta o [[polmonite batterica]] secondaria; inoltre possono portare anche allo sviluppo di [[bronchite]], bronchite virale diretta o bronchite batterica secondaria.<ref name="pmid19199189">{{Cita pubblicazione|autore=|coautori=Forgie S, Marrie TJ|data=February 2009|titolo=Healthcare-associated atypical pneumonia|rivista=Seminars in Respiratory and Critical Care Medicine|volume=30|numero=1|pp=67-85|lingua=en|doi=10.1055/s-0028-1119811|pmid=19199189}}</ref>
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Un altro focolaio pericoloso provocato da un diverso ceppo di coronavirus ha avuto inizio nel giugno 2012 in [[Arabia Saudita]]. La malattia è stata perciò indicata col nome di [[sindrome respiratoria mediorientale da Coronavirus]] o [[MERS]] (dall'[[acronimo]] in [[Lingua inglese|inglese]]). Sono stati accertati con test di laboratorio almeno 2000 casi nel mondo, di cui oltre i 3/4 in [[Arabia Saudita]];<ref>{{cita web|url=https://www.who.int/emergencies/mers-cov/risk-assessment-july-2017.pdf|titolo=WHO MERS-CoV Global Summary and Assessment of Risk|sito=WHO [OMS]|data=2017|lingua=en|accesso=19 gennaio 2020}}</ref> fino al giugno 2015 c'erano già stati oltre 500 morti (su circa 1500 casi registrati fino a quella data).<ref>{{cita web|url=https://www.ecdc.europa.eu/en/news-events/epidemiological-update-middle-east-respiratory-syndrome-coronavirus-mers-cov-9|titolo=Epidemiological update: Middle East respiratory syndrome coronavirus (MERS-CoV)|sito=ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control)|data=2015|lingua=en|accesso=19 gennaio 2020}}</ref>
Il 31 dicembre 2019 è stato segnalato un nuovo ceppo di questo virus a [[Wuhan]], in [[Cina]],<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2020/01/27/nuovo-coronavirus-2019-ncov-cina/|titolo=Il nuovo coronavirus, spiegato bene|sito=Il Post|data=27 gennaio 2020|accesso=27 gennaio 2020}}</ref> identificato come un nuovo ceppo di ''β-CoV'' dal ''Gruppo 2B'' con una somiglianza genetica del 70% circa rispetto al [[SARS-CoV|SARS-CoV-1]]. Il nuovo ceppo, di conseguenza, è stato nominato [[SARS-CoV-2]].
A gennaio 2020 sono conosciuti 7 ceppi di coronavirus in grado di infettare gli umani:
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==Tassonomia==
*''Orthocoronavirinae''
**''[[Alphacoronavirus]]''
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== Bibliografia ==
*{{Cita libro|cognome=Murray, Patrick R.|cognome2=Pfaller, Michael A.|cognome3=Fadda, Giovanni.|titolo=Microbiologia medica|url=https://www.worldcat.org/oclc/875233240|data=2008|editore=EMSI|OCLC=875233240|ISBN=978-88-86669-56-6}}
*{{Cita libro|cognome=International Committee on Taxonomy of Viruses|titolo=Virus taxonomy: ninth report of the International Committee on Taxonomy of Viruses|url=https://www.worldcat.org/oclc/767516716|data=2011|editore=Elsevier|OCLC=767516716|ISBN=9780123846846}}
== Voci correlate ==▼
* [[Virus trasmessi da pipistrelli]]▼
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
▲== Voci correlate ==
▲* [[Virus trasmessi da pipistrelli]]
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/Taxonomy/Browser/wwwtax.cgi?mode=Info&id=2501931&lvl=3&p=has_linkout&p=blast_url&p=genome_blast&lin=f&keep=1&srchmode=1&unlock|titolo=Taxonomy browser (Orthocoronavirinae)|sito=[[NCBI]]}}
* {{Cita web|url=https://www.nejm.org/coronavirus|titolo=NEJM: Resources on the Coronavirus (Covid-19) outbreak}}
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