Arduino Pellegrini: differenze tra le versioni

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A guidare la Provincia di Terni negli anni dopo la Liberazione, furono chiamati anziani esponenti socialisti come l'avvocato Piero Tentoni, che nell'ottobre del 1944 venne nominato capo della Provincia, dapprima con il titolo di commissario straordinario e poi di presidente della Deputazione. Il 9 maggio 1945, dopo la sua morte, il prefetto nominò lo stesso avvocato Arduino Pellegrini.
 
Senza essere passato per alcuna elezione democratica, Pellegrini si impegnò per la defascistizzazione della Provincia, con la messa a riposo o la rimozione degli esponenti compromessi col regime fascista. Mantenne questa carica fino al 1952, allorché i consiglieri della Provincia, cui spettava l'elezione del Presidente, divennero di nuovo elettivi.
La restaurazione dei consigli provinciali non seguì immediatamente la caduta del regime Fascista: pesava infatti il dibattito sulla creazione dell'istituto regionale e la divisione dei compiti con la nuova realtà. Non arrivando ad un accordo sulla questione, solo nel 1951 si decise di cominciare a riportare la vita democratica nelle province.
 
Fu così che l'avv. Pellegrini mantenne questa carica fino al 1952, allorché i consiglieri della Provincia, cui spettava l'elezione del Presidente, divennero di nuovo elettivi.
A fine carriera fu presidente dell'Ordine degli Avvocati della provincia di Terni dal 1970 alla morte avvenuta nel 1976.