Critiche al cristianesimo: differenze tra le versioni
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Centinaia di anni prima della nascita di [[Gesù]], i [[Profeta (ebraismo)|profeti ebrei]] fecero annunciarono il futuro avvento di un [[Messia]]. L'[[ebraismo]] afferma che Gesù non ha realizzato queste profezie; mentre altri scettici sostengono solitamente che tali profezie sono o molto vaghe o non pienamente soddisfatte<ref>{{Cita web|url=http://www.infidels.org/library/modern/farrell_till/prophecy.html |titolo=Prophecies: Imaginary and Unfulfilled |accesso=16 gennaio 2007 |cognome=Till |nome=Farrell |wkautore=Farrell Till |anno=1991 |editore=[[Internet Infidels]] }}</ref>, o che gli scritti dell'''[[Antico Testamento]]'' influenzarono la composizione dei racconti del ''[[Nuovo Testamento]]''<ref group=Nota>{{Cita libro|curatore=W. H. Bellinger |curatore2=William Reuben Farmer |titolo=Jesus and the Suffering Servant: Isaiah 53 and Christian Origins |url=https://books.google.com/books?id=EdfYAAAAMAAJ&q=%22influence%22 |accesso=2 agosto 2013 |anno=1998 |editore=Trinity Press |città= |isbn=978-1-56338-230-7 |citazione=Did Jesus of Nazareth live and die without the teaching about the righteous Servant of the Lord in Isaiah 53 having exerted any significant influence on his ministry? Is it probable that this text exerted no significant influence upon Jesus' understanding of the plan of God to save the nations that the prophet Isaiah sets forth?" —Two questions addressed in a conference on "Isaiah 53 and Christian Origins" at Baylor University in the fall of 1995, the principal papers of which are available in "Jesus and the Suffering Servant.}}</ref>.
L'[[apologetica cristiana]] invece afferma che Gesù abbia adempiuto a queste profezie che, si sostiene, è quasi impossibile che si siano potute realizzare per caso<ref>Peter W. Stoner, ''Science Speaks'', Moody Pr, 1958, {{ISBN|0-8024-7630-9}}</ref>. Molti cristiani inoltre predicono una [[seconda venuta]] di Gesù, quando compirà il resto della profezia messianica, come il [[Giudizio universale]], la [[risurrezione]] generale dalla morte, l'istituzione del [[Regno dei Cieli]] e l'istituzione dell'era messianica; l'insieme di queste opinioni [[Escatologia|escatologiche]] vengono definite col termine di [[preterismo]].
Il ''Nuovo Testamento'' traccia la linea di discendenza di Gesù e quella di [[Davide]]. Tuttavia, secondo Stephen L. Harris:
{{citazione|"''Gesù non ha compiuto ciò che i profeti di Israele hanno dichiarato che il Messia sarebbe stato chiamato a fare: non ha liberato il popolo del Patto dai suoi nemici [[Gentili]], riunendo quelli dispersi nella [[diaspora]], ripristinando il [[regno di Giuda e Israele]] o stabilendo la pace universale (cfr. ''[[Libro di Isaia]] 9, 6-7''; ''11:7-12:16'' ecc.). Invece di liberare gli ebrei dagli oppressori e così adempiere alle antiche promesse di [[Dio]] - sulla terra, sulla nazione, sulla sovranità e la benedizione - Gesù subì una morte "vergognosa", sconfitto da quei poteri politici che il Messia doveva invece superare secondo le profezie. Infatti i profeti ebrei non prevedevano che il salvatore di Israele venisse giustiziato come un criminale comune da parte dei Gentili, rendendo in tal maniera la [[crocifissione di Gesù]] un 'ostacolo' per le scritture ebraiche''". (''[[Prima lettera ai Corinzi]] 1:23'')<ref>{{Cita libro|cognome=Harris |nome=Stephen L. |wkautore=Stephen L. Harris |titolo=Understanding the Bible |url=https://books.google.com/books?id=13MbAQAAMAAJ |edizione=6 |accesso=2 agosto 2013 |anno=2002 |editore=McGraw-Hill College |città= |isbn=978-0-7674-2916-0 |pp=376–377}} (Further snippets of quote: [https://books.google.com/books?id=13MbAQAAMAAJ&q=%22deliver+the+covenant+people%22 B] [https://books.google.com/books?id=13MbAQAAMAAJ&q=%22very+political+powers%22 C] [https://books.google.com/books?id=13MbAQAAMAAJ&q=%22did+not+foresee%22 D])</ref>}}
I predicatori cristiani contraddicono quest'affermazione dichiarando che queste profezie saranno realizzate da Gesù nel corso del "Regno Millenario" dopo la "Grande Tribolazione", secondo le profezie del ''Nuovo Testamento'' (soprattutto 'l'''[[Apocalisse di Giovanni]]'').
Il teologo ebreo del XVI secolo Isaac de Troki, vissuto a [[Trakai]] (in [[Lituania]]), scrisse un'opera intitolata ''Chizzuk Emunah'' tentando di confutare quelle idee che volevano Gesù essere il Messia profetizzato nell{{'}}''Antico Testamento'' e che il cristianesimo rappresentasse la "Nuova Alleanza" di Dio. Egli identificò sistematicamente tutta una serie d'incongruenze presenti all'interno del ''Nuovo Testamento'', contraddizioni tra il ''Nuovo Testamento'' e l'Antico ed infine tutte quelle profezie presenti nell'''Antico Testamento'' che sono rimaste disattese nel corso della vita di Gesù. Mise inoltre in discussione alcune pratiche cristiane, come la "domenica sabbatina"<ref name="trokibio">{{Cita web|url=http://faithstrengthened.org/FS_Biography.html |titolo=Biography of Isaac ben Abraham of Troki |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929141601/http://www.faithstrengthened.org/FS_Biography.html |dataarchivio=29 settembre 2007}}</ref>. Scritta originariamente per gli [[ebrei]] per convincerli a non convertirsi, l'opera venne infine letta anche dai cristiani<ref>{{Cita web|url=http://www.torahlab.org/store/index.php?act=viewProd&productId=475|titolo=TorahLab - Store}}</ref>. Mentre il celebre ebraista cristiano Johann Christoph Wagenseil tentò un'elaborata confutazione degli argomenti presentati da de Troki, la sua traduzione in [[lingua latina]] non fece altro che aumentare l'interesse per l'opera, ispirando più tardi i [[liberi pensatori]]: ''Chizzuk Emunah'' venne elogiato come un capolavoro da [[Voltaire]]<ref name="trokibio" />.
D'altra parte [[Blaise Pascal]] nei suoi ''[[Pensieri (Pascal)|Pensieri]]'' credette che "le profezie sono la prova più forte di Gesù Cristo"; disse che Gesù fu "pronosticato" e che le profezie provenissero da una successione di persone lungo un arco di tempo di quattromila anni<ref>{{Cita libro|cognome= Pascal |nome= Blaise |titolo= Pensees |altri=Translator W. F. Trotter |data= 1958 |città= |url= http://www.ccel.org/ccel/pascal/pensees.html | nopp = true|p= chapter x, xii, xiii }}</ref>.
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==== Traduzione di ''Almah'' come "vergine" ====
Il ''[[Vangelo di Matteo]] 1:22-23'' dice: "''ora tutto questo è accaduto affinché si potesse adempiere quello che è stato proclamato dal Signore per bocca del profeta, dicendo: Ecco, una vergine concepirà e darà alla luce un figlio, e il suo nome sarà [[Emmanuele]], che viene interpretato come Dio-con-noi''". Già nel II secolo i critici ebrei sostennero che i cristiani si fossero sbagliati nella lettura della parola ''almah'' ("עלמה") presente nel ''[[Libro di Isaia]] 7:14''<ref>[http://www.piney.com/FathJustinDiaTrypho.html Dialogo con Trifone] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180609153126/http://www.piney.com/FathJustinDiaTrypho.html |date=9 giugno 2018 }} Dialogo di [[Giustino (filosofo)|Giustino]], con Trifone, un ebreo, LXIII</ref>.
Tra le traduzioni dall'ebraico del versetto di [[Isaia]] si può leggere: "Ecco la giovane donna rimarrà incinta"; inoltre viene affermato che i cristiani hanno preso questo versetto del tutto al di fuori dal proprio contesto originario<ref name="jfj">{{Cita web|url=http://jewsforjudaism.org/wp-content/uploads/2007/06/handbook_english.1.pdf|titolo=English Handbook Page 34 999KB|formato=PDF|accesso=26 giugno 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131112134127/http://jewsforjudaism.org/wp-content/uploads/2007/06/handbook_english.1.pdf|dataarchivio=12 novembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>.
Il testo in [[lingua greca]] di ''Matteo 1:23'' utilizza il termine "''parthenos''", che è la parola greca solitamente usata per indicare una vergine: "''ιδού η παρθένος εν γαστρί έξει και τέξεται υιόν και καλέσουσιν το όνομα αυτού Εμμανουήλ ο έστιν μεθερμηνευόμενος μεθ' ημών ο Θεός''"<ref group=Nota>{{Cita web|url=http://studybible.info/compare/Matthew%201:23|titolo=Matthew 1:23 Behold, the virgin has one in the womb, and she shall birth a son, and they shall call his name Emmanuel; which is being translated, God with us.}}</ref>.
La [[lingua ebraica]] (che va da destra a sinistra) di ''Isaia 7:14'' utilizza la parola almah: "''יד לָכֵן יִתֵּן אֲדֹנָי הוּא, לָכֶם--אוֹת: הִנֵּה הָעַלְמָה, הָרָה וְיֹלֶדֶת בֵּן, וְקָרָאת שְׁמוֹ, עִמָּנוּ אֵל.''". "''Perciò il Signore stesso ti darà un segno: ecco, la giovane donna concepirà e partorirà un figlio''"<ref group=Nota>{{Cita web|url=http://studybible.info/IHOT/Isaiah%207:14|titolo=Isaiah 7:14 לכן Therefore יתן shall give אדני the Lord הוא himself לכם אות you a sign; הנה Behold, העלמה a virgin הרה וילדת and bear בן a son, וקראת and shall call שׁמו his name עמנו אל׃ Immanuel.}}</ref>. La traduzione delle scritture ebraiche in greco, in uso durante il I secolo (la ''[[Septuaginta]]'') usa però la parola "''parthenos''" piuttosto che la parola greca solitamente utilizzata per indicare una giovane donna, cioè "''neanis''"<ref>{{cita web|url=http://www.foreignword.com/Tools/dictsrch_aff.asp?menu=N&query=parthenos&src=CQ&go=Translate&trg=BP|titolo=The NAS New Testament Greek Lexicon}}</ref>.
Il termine greco παρθένος (''parthenos'') viene considerato da molti come una resa inesatta della parola ebraica almah presente nel testo di Isaia, ma questo solo alla luce del ''[[Testo masoretico]]'', realizzato quasi mille anni dopo la ''Septuaginta''<ref name="ODCC">Oxford Dictionary of the Christian Church (Oxford University Press 2005 {{ISBN|978-0-19-280290-3}}), article ''Virgin Birth of Christ''</ref>.
Alcuni studiosi sostengono che i dibattiti sorti sul significato preciso di ''bethulah'' ("בתולה" - vergine) e di ''almah'' (giovane donna) sono errati poiché nessuna parola ebraica include l'idea di una verginità certa<ref>{{Cita web|url=http://members.bib-arch.org/publication.asp?PubID=BSBA&Volume=3&Issue=2&ArticleID=4|titolo=Does the Gospel of Matthew Proclaim Mary's Virginity?|data=2 febbraio 2010}}</ref>. [[Martin Lutero]] sostenne anche che il dibattito fosse irrilevante, non perché le parole non significassero chiaramente "vergine", ma perché ''almah'' e ''bethulah'' erano [[Sinonimo funzionale|sinonimi funzionali]]<ref>Martin Luther, "That Jesus Christ Was Born a Jew," in Luther's Works, vol. 45: The Christian in Society II, ed. H. T. Lehmann (Philadelphia: Muhlenberg Press, 1962).</ref>.
==== Profezia del Nazareno ====
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=== Violenza nel cristianesimo ===
Molti critici del cristianesimo hanno citato gli atti violenti compiuti dalle nazioni cristiane nel corso della storia come un motivo per denunciarne la [[religione]]. Lo scrittore britannico di [[fantascienza]] [[Arthur C. Clarke]] ha affermato di non poter perdonare le religioni per tutte le atrocità e le guerre realizzate nel corso del tempo<ref>Clarke, Arthur C. & Watts, Alan (January), “At the Interface: Technology and Mysticism”, Playboy (Chicago, Ill.: HMH Publishing) 19 (1): 94, ISSN 0032-1478, OCLC 3534353</ref>. Lo scienziato inglese [[Richard Dawkins]] propone un argomento del tutto simile nel suo libro intitolato ''[[L'illusione di Dio]]''. Ne ''[[L'illusione di Dawkins]]'' il teologo irlandese [[Alister McGrath]] gli risponde suggerendo che, lungi dall'approvare "l'ostilità del gruppo" [[Gesù]] ha comandato un'[[etica]] di "affermazione al di fuori dal gruppo". McGrath concorda che è necessario effettuare le dovute [[critiche alla religione]], ma afferma che Dawkins non sembra in grado di possedere mezzi interni di riforma e rinnovamento. Mentre i cristiani possono essere accusati di non riuscire a rispettare lo standard di accettazione proposta da Gesù, esso rimane comunque proprio al centro della [[teologia morale]] cristiana<ref>[[Alister McGrath]] and Joanna Collicutt McGrath, ''[[The Dawkins Delusion?]],'' [[Society for Promoting Christian Knowledge]], 2007, {{ISBN|978-0-281-05927-0}}</ref>.
La pace, la compassione e il perdono degli errori commessi dagli altri sono elementi fondamentali dell'insegnamento cristiano (''[[Vangelo di Luca]] 6:9''). Tuttavia i cristiani hanno combattuto fin dai tempi dei [[padri della Chiesa]] ponendosi la domanda di quando l'uso della forza possa considerarsi giustificato<ref name="Right Reason">{{Cita web|cognome1=Peoples, Dr.|nome1=Glenn Andrew|titolo=Whittling down the pacifist narrative: Did early Christians serve in the army? |url=http://www.rightreason.org/2012/did-early-christians-serve-in-the-army/ |sito=www.rightreason.org|accesso=7 agosto 2014}}</ref>. Tali dibattiti hanno condotto a concetti quali la "teoria della [[guerra giusta (teologia)|guerra giusta]]". Durante la storia cristiana i passaggi biblici sono stati utilizzati per giustificare l'uso della forza contro chi si era macchiato della colpa di [[eresia]] (''[[Primo libro dei Re]]'' 18:17-46), contro i peccatori (''[[Libro del Deuteronomio]]'' 17:5) e tutti i nemici esterni (''[[Salmi]]'' 18:37).
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=== Inferno e dannazione ===
{{...|cristianesimo}}
=== Idolatria ===
Nonostante il fatto che i cristiani solitamente affermano che le religioni diverse dalla propria siano un'[[idolatria]], ma ciò è stato argutamente confutato dl fatto che un gran numero di persone di rilievo sono state degli "idolatri" e che un gran numero di pratiche comuni dei cristiani sono state a loro volta considerate come idolatre, attraverso l'utilizzo di immagini di Gesù, [[Maria madre di Gesù]], dei vari Santi ecc<ref>"The Works of Thomas Manton", by [[Thomas Manton]], p. 99</ref>.
=== Limbo ===
{{...|cristianesimo}}
=== Espiazione ===
{{...|cristianesimo}}
=== Seconda venuta ===
Diversi versetti del ''[[Nuovo Testamento]]'' contengono predizioni su una [[Seconda venuta]] di [[Gesù]] e che questa sarebbe dovuta avvenire entro un secolo dalla sua morte (''Vangelo di Matteo 10:22-23; Matteo 16:27-28; Matteo 23:36; Matteo 24:29-34; Matteo 26:62-64''; ''[[Vangelo di Marco]] 9:1; Marco 14:24-30; Marco 14:60-62''; e ''[[Vangelo di Luca]] 9:27''). Gesù sembra promettere ai suoi seguaci che la sua seconda venuta sarebbe dovuta avvenire prima della fine della generazione a cui stava predicando. Questo è visto come un fallimento essenziale degli insegnamenti di Cristo da parte di molti critici, primo fra tutti [[Bertrand Russell]]; questo nel suo celebre [[saggio]] intitolato [[Perché non sono cristiano]].
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=== Incongruenza con la visione dell'Antico Testamento sull'Aldilà ===
La maggior parte delle tradizioni cristiane insegna la fede nella [[vita dopo la morte]] come un principio centrale e indispensabile del loro Credo. I critici sostengono che la concezione cristiana dell'[[Aldilà]] risulta essere ampiamente contraddittoria rispetto a quella descritta nell'''[[Antico Testamento]]''. Il biblista [[George E. Mendenhall]] crede che nell{{'}}''Antico Testamento'' non esista in realtà alcun concetto d'immortalità o di vita dopo la morte<ref name="autogenerated1">''From Witchcraft to Justice: Death and Afterlife in the Old Testament,'' George E. Mendenhall.</ref>; si presume anzi che i defunti siano del tutto inerti, privi di un qualsiasi spirito vitale e che non s'impegnino in alcuna attività<ref name="autogenerated1" />.
L'idea di [[Sheol]] ("שׁאול"), uno stato di perfetta nullità, è stata condivisa tra le credenze della mitologia religiosa babilonese e quelle israelitiche: "''lo 'Sheol, come è stato chiamato dagli antichi israeliti, è la terra da cui nessuno ritorna, situata sotto il grande oceano cosmico, in cui tutti, sia i potenti che i deboli, percorrono in una forma spettrale - quella che assumono dopo la morte - conosciuta come Raphraim. I morti non hanno esperienza né di gioia né di dolore, non percepiscono alcuna luce e non possono eseguire alcun movimento''"<ref name="multiply">Hiroshi Obayashi, ''Death and Afterlife: Perspectives of World Religions''. See Introduction.</ref>.
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=== Settarismo ===
{{vedi anche|Confessionalismo}}
{{...|cristianesimo}}
=== Anticlericalismo nella Germania nazista ===
{{vedi anche|Religioni nella Germania nazista|Pensiero religioso di Adolf Hitler}}
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