Dinazzano Po: differenze tra le versioni

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[[File:Locomotiva 850 ACT.jpg|thumb|left|Locomotiva 850 006]]
 
L'azienda nacque nel 2002 come società di gestione controllata da [[Azienda Consorziale Trasporti]] (ACT) di Reggio Emilia e dalla allora neocostituita [[Ferrovie Emilia Romagna]] (FER)<ref name="azienda">[http://www.dpspa.it/azienda.html Informativa sul sito aziendale] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150119163645/http://www.dpspa.it/azienda.html |date=19 gennaio 2015 }}. URL consultato nel gennaio 2015.</ref>, per la gestione dello scalo merci di Dinazzano, posto lungo la [[ferrovia Reggio Emilia-Sassuolo]] e inaugurato nel [[1985]]<ref>Notizia su ''[[I Treni]]'', n. 47, febbraio 1985, p. 9.</ref>.
 
Uno scalo di minori dimensioni venne successivamente aperto a [[Guastalla|San Giacomo di Guastalla]], a servizio della Padana Tubi<ref name="azienda" />, il cui utilizzo fu in seguito ridimensionato a causa della crisi economica<ref>[http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2011/01/26/news/scalo-di-san-giacomo-deserto-la-padana-tubi-molla-la-fer-e-torna-al-trasporto-su-camion-1.476068 Scalo di San Giacomo deserto La Padana Tubi molla la Fer e torna al trasporto su camion], in ''Gazzetta di Reggio'', 26 gennaio 2011. URL consultato nel gennaio 2015.</ref>.
 
Negli anni si susseguirono alcune variazioni societarie con l'ingresso nella compagine societaria della SAPIR, operatore logistico del [[porto di Ravenna]] e della relativa Autorità Portuale<ref name="cessione">[http://www.dpspa.it/azienda-assetto.html Informativa sul sito aziendale] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150119163829/http://www.dpspa.it/azienda-assetto.html |date=19 gennaio 2015 }}. URL consultato nel gennaio 2015.</ref>; tale apporto consentì di riorganizzare le manovre nel nodo ferroviario di tale città<ref>Notizia su ''[[I Treni]]'', n. 365, dicembre 2013, p. 4.</ref> e il subentro di TPER a FER.
 
Nel giugno [[2012]] è stata perfezionata da parte di TPER la cessione a Dinazzano Po del proprio ramo d'azienda del settore merci<ref name="cessione" />.{{clear}}
 
== Dati societari ==
La licenza di impresa ferroviaria merci in possesso di Dinazzano Po è la numero 64, rilasciata il 15 ottobre 2012<ref>Notizia su ''Tutto Treno'', n. 2806, giugno 2014, p. 7.</ref><ref>[http://www.mit.gov.it/mit/mop_all.php?p_id=07018 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Imprese ferroviarie titolari di licenza]</ref>; il Certificato di Sicurezza per operare su rete RFI (parte a) è stato rilasciato dall'[[ANSF|Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria]] (ANSF) il 15 aprile 2014<ref>[https://www.ansf.it/web/guest/certificati-2014-a Sito Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150119143922/https://www.ansf.it/web/guest/certificati-2014-a |date=19 gennaio 2015 }}. URL consultato nel gennaio 2015.</ref>; analogo certificato per la rete FER è stato rilasciato il 6 agosto 2014<ref>[http://www.dpspa.it/news-dettaglio.php?cod=19#.VLJT7Mn3HoM Informativa sul sito aziendale] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150119134137/http://www.dpspa.it/news-dettaglio.php?cod=19#.VLJT7Mn3HoM |date=19 gennaio 2015 }}. URL consultato nel gennaio 2015.</ref>.
 
L'operazione deliberata nel 2012 dall'Assemblea dei Soci di Dinazzano Po relativa al conferimento di ramo d'azienda TPER, comportò la ricapitalizzazione della Società con un aumento del capitale sociale, elevato a 38.705.000,00 Euro.<ref name="cessione" />.
 
=== Materiale di trazione ===
All'avvio delle attività come impresa ferroviaria a Dinazzano Po venne trasferito l'intero parco locomotive TPER fino ad allora utilizzato per la trazione e la manovra. Il ''Vehicle Keeper Marking'' che identifica tale impresa come [[detentore]] è costituita dalla sigla "DPO"<ref>[http://www.dpspa.it/news-dettaglio.php?cod=1#.VLJPWsn3HoM Informativa sul sito aziendale] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150814001815/http://dpspa.it/news-dettaglio.php?cod=1#.VLJPWsn3HoM |date=14 agosto 2015 }}. URL consultato nel gennaio 2015.</ref>.
 
Contestualmente furono ordinati veicoli di nuova costruzione quali la locomotiva da manovra MDD 4<ref>Notizia su ''[[I Treni]]'', n. 372, luglio 2014, p. 10.</ref> realizzata dalla bulgara Express Service<ref>[http://www.railconsult.it/website/ita/nuovo-dettaglio-mdd-4.html MDD-4 - Scheda tecnica] sul sito dell'importatore. URL consultato nel gennaio 2015.</ref> e la locomotiva da treno [[Vossloh]] D 284 002, primo esemplare del modello ''Eurolight'' a circolare in Italia<ref>Notizia su ''Tutto Treno'', n. 279, novembre 2013, p. 8.</ref><ref>Notizia su ''Tutto Treno'', n. 375, novembre 2014, p. 6.</ref><ref>Notizia su ''Tutto Treno'', n. 290, novembre 2014, p. 8.</ref>. Locomotive di questo tipo sono destinate a soppiantare il gruppo di unità [[Locomotiva DB V 200.0|D 220]], che sono state dunque messe in vendita<ref>[http://www.dpspa.it/news-dettaglio.php?cod=17#.VLJUKsn3HoM Informativa sul sito aziendale] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150415221638/http://www.dpspa.it/news-dettaglio.php?cod=17#.VLJUKsn3HoM |date=15 aprile 2015 }}. URL consultato nel gennaio 2015.</ref>.
 
A fine 2014 Dinazzano Po disponeva in totale di un parco di 34 locomotive, di cui 22 immatricolate nel Registro di Immatricolazione Nazionale (RIN)<ref>[http://www.dpspa.it/azienda-parco.html Informativa sul sito aziendale] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150119164024/http://www.dpspa.it/azienda-parco.html |date=19 gennaio 2015 }}. URL consultato nel gennaio 2015.</ref> e dunque atte alla circolazione su rete [[Rete ferroviaria italiana|RFI]].
 
==== Materiale motore - prospetto di sintesi ====