Sentimento: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 54:
[[Husserl]] per primo tenta una spiegazione dell'[[intersoggettività]], ossia della condivisione di stati soggettivi da parte di due o più persone, basandola sul sentimento<ref>Cfr. Husserl, ''Meditazioni cartesiane'', V</ref>, che egli definisce come «intuizione simpatetica»<ref>Resa con il termine ''Einfuhlung'', simpatia simbolica o empatia, usato per la prima volta nell'ambito estetico nella teoria dell'empatia dallo storico e filosofo dell'arte [[Robert Vischer]] (1847-1933)</ref>
 
[[Max Scheler]] introduce per primo nella definizione del sentimento il confronto con l'emozione chiarendo come questa si risolva nel fenomeno stesso mentre il primo esprime un contenuto intenzionale del soggetto che reagisce allo stato emotivo che attraversa e nello stesso tempo istituisce quei valori che danno un significato universale alla vita. «I valori ci sono immediatamente dati nella percezione affettiva.»<ref>Introduzione di G. Caronello a M. Scheler, ''Il formalismo nell'etica e l'etica materiale dei valori'' Edizioni San Paolo, 1956 p.56</ref>
 
Nell'[[esistenzialismo]] è soprattutto [[Søren Kierkegaard]] ad approfondire il concetto di sentimento ripreso da [[Heidegger]] che ritiene «la situazione emotiva» un aspetto essenziale dell'esistenza umana che con il sentimento dell'[[angoscia]], d'origine kierkegaardiana, conosce il nulla e anticipa la morte.<ref>Cfr. Heidegger, ''Essere e tempo'' e ''Che cos'è la metafisica?''</ref>