Nova Ponente: differenze tra le versioni
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== Storia ==
L'insediamento è sostanzialmente medioevale, dovuto alla colonizzazione in altura nell'epoca di [[Mainardo II di Tirolo-Gorizia|Mainardo II]], [[Conti del Tirolo|conte del Tirolo]], tant'è che quasi tutti i [[maso|masi]] compaiono per la prima volta citati nel grande censimento da lui operato nel [[1288]].<ref>Oswald v. Zingerle (a cura di), ''Meinhards II. Urbare der Grafschaft Tirol'', Vienna, Österr. Akad. der Wissenschaften, 1890.</ref> Già nel 1434, la comunità di Nova Ponente, chiamata in un documento giudiziale ''„lewtte und gemainschaft von Tewtschenofen“'', agisce quale aggregazione politica autonoma in una disputa sugli introiti intrattenuta con la famiglia nobiliare Botsch di Bolzano
Il commercio con il [[legno]] era dal medioevo una delle fonti di ricchezza del luogo. Ne valga d'esempio che nel [[1614]], legna fornita dal ''Tschufflerhof'' di Nova Ponente fu addirittura fornita per la costruzione del sottotetto del [[Cattedrale di San Pietro (Bologna)|duomo di Bologna]]
=== Stemma ===
Lo stemma è [[troncato (araldica)|troncato]] d'argento e rosso attraversato, da bordo a bordo, da un nodoso ramo nero. Il colore bianco simboleggia i giacimenti di [[dolomite]] ed il rosso quelli di [[porfido]] quarzifero; il ramo rappresenta la boscosità del comune. Lo stemma è stato adottato nel 1969
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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