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I [[Taulanti]] e gli Abri sapevano preparare l'idromele(Wilkes,1992 p=98).<ref>Food in the Ancient World (Food Through History) by Joan P. Alcock, {{ISBN|0-313-33003-4}}, 2005, page 91, "Aristotle described the process of making it by the Taulantii of Illyria, and Pliny commented on hydromeli made in Phrygia."</ref>
L'idromele aveva una grande importanza nella cultura norrena (scandinava) precristiana, dove prende il nome di mjöðr (o met) e proviene dalla capra [[Heidhrun]];<ref>Vedi sezione degli animali dell'[[Yggdrasill]].</ref> nella letteratura e nella [[mitologia norrena|mitologia]] viene rappresentata come la bevanda dei re, la preferita del [[dio]] [[Odino]] e di altre creature sovrumane, in particolare degli dei degli uomini ([[Aesir]]) e degli eroi che abitano [[
▲L'idromele aveva una grande importanza nella cultura norrena (scandinava) precristiana, dove prende il nome di mjöðr (o met) e proviene dalla capra [[Heidhrun]];<ref>Vedi sezione degli animali dell'[[Yggdrasill]].</ref> nella letteratura e nella [[mitologia norrena|mitologia]] viene rappresentata come la bevanda dei re, la preferita del [[dio]] [[Odino]] e di altre creature sovrumane, in particolare degli dei degli uomini ([[Aesir]]) e degli eroi che abitano [[Asgard]] ([[Einherjar]]). La tradizione vuole che due nani uccidano il vate [[Kvasir]] e dal suo sangue ricavino l'idromele, capace di dare sapienza e poesia<ref>{{cita libro |autore=Delia Guasco |titolo=Miti del nord |capitolo=L'idromele nella poesia |url=http://books.google.com/books?id=GWqgTH5q458C&pg=PA25 |editore=Giunti Editore |isbn=978-88-440-1227-4 |p=25}}</ref>. Evidenze archeologiche riguardo all'importanza che l'idromele rivestiva nelle società nordiche e più specificamente nel popolo vichingo risiedono nella scoperta di sale dove anticamente si festeggiava e si banchettava per festeggiamenti religiosi o successi bellici, strutture come questa erano dette [[sala dell'idromele|sale dell'idromele]].
Era tradizione, in molte parti d'Europa, che alle coppie appena sposate fosse regalato idromele sufficiente per la durata di un mese lunare. Tale dono veniva fatto come incentivo alla procreazione dato che si era perfettamente a conoscenza del fatto che la bevanda fosse alcolica ed in quanto tale, erano note le sue caratteristiche di tonico/energetico. In questo modo quindi la giovane coppia avrebbe avuto "energia" sufficiente per affrontare i loro primi rapporti sessuali. Ai tempi della nascita di questa bevanda (considerando che ne è stata provata la presenza nell'antico Egitto si parla di almeno 2000 anni prima di Cristo) lo scandire del tempo non era regolato dai mesi del [[calendario gregoriano]] ma dalle fasi lunari. Un mese lunare corrisponde ad un periodo di tempo di quasi un mese del calendario gregoriano. La locuzione "[[luna di miele]]"<ref name="Gayre">{{Cita libro |cognome=Gayre |nome=Robert |titolo=Wassail! In Mazers of Mead | editore=Brewers Publications |città=Boulder, CO |anno=1986 |isbn=0-937381-00-4 |pagine=22 |lingua=en}}</ref><ref name="Acton">{{Cita libro| cognome=Acton| nome=Bryan |titolo=Making Mead |editore=The Amateur Winemaker |anno=1968 |isbn=0-900841-07-9 |pagine=14 |lingua=en}}</ref>, deriva proprio dal fatto che per la durata di una luna la coppia si godrà il consumo di questa bevanda.
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