Abu Omar al-Shishani: differenze tra le versioni
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Tuttavia Sayf Allāh negò queste accuse e dichiarò che ciò era avvenuto perché egli si era rifiutato di unirsi allo [[Stato Islamico dell'Iraq e del Levante]], che invece godeva del sostegno di Batirashvili<ref>[http://eaworldview.com/2013/11/syria-spotlight-dispute-abu-umar-al-shishani-deputy-seyfullakh-chechen/ "Syria Spotlight: Insurgent Split — The Dispute Between Abu Umar al-Shishani & His Deputy, Seyfullakh the Chechen"], EA WorldView, 23 novembre 2013</ref>.
Alla fine del 2013 Batirashvili è stato sostituito come comandante della formazione "Jaysh Muhājirīn wa l-Anṣār" (''Esercito dei [[emigranti (islam)|Muhājirīn]] e degli [[Ansar|Anṣār]]'') da un altro comandante ceceno, noto come Ṣalāḥ al-Dīn, dopo che nel mese di novembre la maggior parte dei membri ceceni del gruppo non prestarono il loro [[
Secondo il padre di Batirashvili quest'ultimo da quando ha lasciato la Siria lo ha chiamato una volta per dirgli che ora era sposato con una donna cecena e aveva una figlia di nome Sophia<ref name=nina/>. Per un certo periodo Batirashvili visse con la sua famiglia in una grande villa di proprietà di un uomo d'affari nella città di [[Huraytan]], a nord-ovest di Aleppo<ref>[http://www.alkhabar-ts.com/index.php?page=view_news&id=crim6asmsgececi "'Chechen' and 'Alhomnyh' ... the story of 'jihad' was found paradise in Aleppo"], alkhabar-ts.com, 12 luglio 2014</ref>, rimanendo in disparte rispetto agli avvenimenti del conflitto siriano.
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