Impero sovietico: differenze tra le versioni

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La storia delle relazioni tra la RSFS Russa (la repubblica sovietica dominante) e il [[blocco orientale]] aiuta a comprendere i sentimenti degli Stati dell'[[Europa orientale]] nei confronti dei residui della cultura sovietica, vale a dire l'odio e il desiderio di sradicamento di quest'ultima. La [[Repubblica Popolare di Polonia]] e la [[sovietizzazione dei paesi baltici|sovietizzazione degli Stati baltici]] incarnano il fattuale tentativo sovietico di uniformare le loro culture e i loro sistemi politici tramite, appunto, la "sovietizzazione". Secondo lo studioso Dag Noren, la [[Russia]] ha cercato di costituire e rafforzare una "zona cuscinetto", tra sé stessa e l'[[Europa occidentale]], sfruttando gli Stati dell'Europa orientale come scudo per proteggersi da potenziali attacchi futuri.<ref name=is4/> È anche importante ricordare che le 15 repubbliche socialiste dell'URSS hanno pagato un costo in vite umane pari a 26–{{formatnum:27000000}} di morti nel corso della [[seconda guerra mondiale]].<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Michael Ellman; S. Maksudov|anno=[[1994]]|titolo=Soviet deaths in the great patriotic war: A note"|pubblicazione=Europe-Asia Studies|volume=46|numero=4|pp=671–680|doi=10.1080/09668139408412190|ISSN=0966-8136|accesso=22 marzo 2021}}</ref> L'Unione Sovietica riteneva di dover espandere le proprie influenze, anche tramite interferenze politiche dirette, in modo da stabilire una gerarchia di dipendenza tra gli Stati sottomessi e sé stessa.<ref name=is4/> A tale scopo veniva prospettata l'instaurazione di un [[clientelismo]] economico.
 
Con la [[dottrinaDottrina BreznevBrežnev]], la politica del "[[socialismo reale]]" è stata utilizzata per sancire il socialismo così come applicato in Unione Sovietica come "il più completo" (secondo la dottrina, seppure altri Paesi erano "socialisti", l'URSS era "socialista per davvero") evidenziando il suo ruolo dominante e l'egemonia sugli altri Paesi socialisti.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Mark Sandle|anno=2002|capitolo=Brezhnev and Developed Socialism: The Ideology of Zastoi?|titolo=Brezhnev Reconsidered, Studies in Russian and East European History and Society|editore=Palgrave Macmillan UK|pp=165–187|doi=10.1057/9780230501089_8|ISBN=978-0-230-50108-9|accesso=19 luglio 2021}}</ref> Questa dottrina e l'interventismo di Breznev, giustificarono l'invasione di altri Paesi socialisti e portarono alla caratterizzazione dell'URSS come impero.<ref name="is/0" />
 
Anche la penetrazione dell'influenza sovietica nei cosiddetti "Stati di tendenza socialista"<ref group="IS">Nella terminologia politica dell'[[Unione Sovietica]], gli "Stati di tendenza socialista" (in russo: Страны социалистической ориентации; ''Strany sotsialisticheskoy oriyentatsii'', lett. "Stati di orientamento socialista") erano Stati del [[Terzo mondo]] postcoloniale riconosciuti dall'Unione Sovietica come aderenti alle idee del socialismo.</ref> è stata di tipo politico e ideologico, poiché piuttosto che impadronirsi delle loro ricchezze economiche, l'Unione Sovietica ha pompato in loro enormi quantità di "assistenza internazionale" per assicurarsi tale influenza,<ref name=is5>{{Cita|Trenin|pp. 144–145}}.</ref> anche a scapito della propria economia. L'influenza politica che lo Stato sovietico cercava di perseguire mirava a raggruppare e sottomettere questi Stati alla causa sovietica nel caso di un attacco dagli Stati occidentali e come supporto nel contesto geopolitico della [[guerra fredda]].<ref name=is6>{{cita testo|url=https://m.polit.ru/article/2003/09/19/sng2/|titolo=Экономическая экспансия России и имперский госзаказ|titolotradotto=L'espansione economica della Russia e l'ordine del governo imperiale|data=19 settembre 2003|accesso=22 marzo 2021|autore=Vitaly Leibin|lingua=ru|sito=Polit.ru}}</ref> Dopo la [[dissoluzione dell'Unione Sovietica]], la Russia si è dichiarata come suo ufficiale successore e ha riconosciuto 103 miliardi di dollari di [[debito estero]] sovietico e 140 miliardi di dollari di [[Bene (diritto)|beni]] sovietici all'estero.<ref name=is5/>