Regno d'Aragona: differenze tra le versioni

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[[Sancho III Garcés di Navarra|Sancho III Garcés "il Grande"]] aveva riunito la quasi totalità della cristianità della [[penisola iberica]] in un unico stato che si estendeva, a nord del fiume [[Duero]], dalla [[Galizia (Spagna)|Galizia]] alla [[contea di Barcellona]] e comprendeva, oltre alla [[contea d'Aragona]], il [[regno di Navarra]], le contee di [[Sobrarbe]] e [[Ribagorza]], la [[contea di Castiglia]] e parte del [[regno di León]] e dal [[1034]] Sancho si fece chiamare ''Imperator Totus Hispaniae'' e con questo titolo batté moneta. Quando morì, nel [[1035]], divise il suo impero tra i quattro figli maschi:
* a [[Ferdinando I di Castiglia|Ferdinando]] la [[contea di Castiglia]] e parte del [[Regno di León|León]]. Ferdinando fu il capostipite della linea navarrese di [[Re di Castiglia|Castiglia]] e fu il primo a usare il titolo di [[Monarca|Re]] di Castiglia e riunì il [[regno di León]] col [[Regno di Castiglia]];
* a [[GarciaGarcía III SanchezSánchez di Navarra|Garcia]] il [[regno di Navarra|regno di Pamplona]], che era il cuore dell'impero che aveva costruito e che aveva il miglior esercito;
* a [[Gonzalo di Ribagorza|Gonzalo]] le contee di [[Sobrarbe]] e [[Ribagorza]];
* a [[Ramiro I di Aragona|Ramiro]], il bastardo, capostipite della linea navarrese di [[Regno di Aragona|Aragona]], la contea d'[[Aragona]], che da quel momento divenne regno d'Aragona, anche se Ramiro si autodefiniva conte, figlio del re Sancho III Garcés il Grande.
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Nel [[1125]] tentò inutilmente di invadere i terrori di [[Valencia]], [[Murcia]] e [[Andalusia]] orientale e nel [[1126]] organizzò un'incursione militare contro [[Granada]] e contro [[Cordova]]; al termine della campagna riportò con sé 14.000 [[mozarabi]], con i quali ripopolò i territori a sud dell'[[Ebro]]. Nel [[1131]] pose l'assedio a [[Bayonne]] (dove redasse il testamento che lasciava tutti i suoi regni all'[[Cavalieri templari|Ordine del Tempio del Santo Sepolcro]], che conquistò dopo un anno di assedio) e annesse il [[Labourd]]. Cercando di conquistare tutta la valle dell'Ebro sino alla foce del fiume, assediò ed occupò [[Mequinenza]], nel [[1133]]. Poi assediò [[Fraga (Spagna)|Fraga]] con soltanto 500 cavalieri, tra cui [[Garcia IV Ramirez di Navarra|Garcia IV Ramirez]], futuro re di Navarra, ma il 17 luglio del [[1134]] fu sconfitto. Allora passò ad assediare il castello di Lizana, nella zona di [[Huesca]], dove morì, il 7 settembre [[1134]], in seguito alle ferite ricevute nella battaglia avvenuta tra le località di [[Sariñena]] e [[Grañén]]. Il suo testamento non fu accettato né dalla chiesa né dalla nobiltà che, dato che Alfonso non aveva eredi, decisero per la separazione dei due regni:
* la Navarra andò a [[Garcia IV Ramirez di Navarra|Garcia IV Ramirez]], "il Restauratore", discendente dal re di Navarra, [[GarciaGarcía III SanchezSánchez di Navarra|Garcia III Sanchez]];
* l'Aragona andò al fratello di Alfonso, [[Ramiro II di Aragona|Ramiro II]] "il Monaco".
 
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Nel [[1143]], a [[Zamora (Spagna)|Zamora]], di fronte al legato di [[papa Innocenzo II]], il [[re di Castiglia]] [[Alfonso VII di Castiglia|Alfonso VII]] riconobbe il contratto di matrimonio, poi celebrato nel [[1150]], tra il conte di Barcellona, Raimondo Berengario IV e la giovanissima regina di Aragona, [[Petronilla d'Aragona|Petronilla]], accettando così l'unione di tutte le contee catalane con l'Aragona, e di fatto un grande regno d'Aragona. Nel [[1162]], alla morte del conte Raimondo Berengario, Petronilla abdicò a favore del figlio primogenito che salì al trono con il nome di Alfonso II e che ereditò anche le contee catalane unificando il regno d'Aragona con la [[contea di Barcellona]].
 
== Il Regno fino all'unione dinastica con la Corona di Castiglia ==
{{vedi anche|Corona d'Aragona}}
{{...|storia}}