Nasr ibn Sayyar: differenze tra le versioni

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Molto più pericolosa fu la ribellione guidata nel 734 dal [[al-Harith ibn Surayj|al-Ḥārith b. Surayj]], un [[murgismo|murgita]] che rimproverava alla dinastia omayyade un pericoloso allontanamento dai veri principi islamici, visto il trattamento che essi riservavano ai convertiti non-Arabi (''[[Mawla|mawālī]]''). Nel 740 Naṣr marciò contro la regione [[Turchi|turca]] dello [[Tashkent|Shāsh]] e su [[Samarcanda]], divenuta la base di Ibn Surayj, ma lo scontro fu evitato grazie all'accordo fra Naṣr e il sovrano dello Shāsh che gli consegnò Ibn Surayj.
 
Durante il suo governatorato Naṣr cercò di riparare alle lamentele degli [[Arabi]] del Khorasan e alle tensioni [[tribù|tribali]] tramite riforme fiscali nella regione di Marw, dove i proprietari terrieri locali, i ''[[dehqan|dihqān]]'', avevano usato la loro influenza sociale per discriminare i coloni musulmani. Con le nuove riforme fiscali, [[musulmani]] e non musulmani dovevano pagare il ''[[kharaj|kharāj]]'', ossia la tassa sulla terra, mentre i non musulmani (in gran parte probabilmente [[Zoroastrismo|zoroastriani]]) dovevano pagare in più la ''[[jizya]]''.
 
La posizione di Naṣr divenne difficile quando il califfato omayyade fu travolto dalle lotte civili alla morte del califfo Hishām nel [[743]]. Molti cercarono di farsi nominare governatori del Khorasan dai successori di Hishām, ma Naṣr fu riconfermato sia da [[Yazid III]] sia dall'ultimo Califfo omayyade, [[Marwan II ibn Muhammad ibn Marwan|Marwān II]].