Quattro elementi: differenze tra le versioni

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===Empedocle===
[[Platone]] sembra che si riferisca agli elementi con il termine ''stoicheia'', rifacendosi alla loro origine [[presocratici|presocratica]]. Essi infatti si trovano già elencati dal filosofo ionico [[Anassimene di Mileto]] ([[VI secolo a.C.]]) e poi da [[Empedocle]] (ca. [[450 a.C.]]), il primo a proporre quattro elementi che chiama ''rizòmata'' (''[[rizoma]]'' al plurale) "radici" di tutte le cose, immutabili ed eterne.
{{citazione|Empedocle occupa un posto a parte nella storia della [[Presocratici|filosofia presocratica]]. Se si prescinde da quella figura poco conosciuta e per qualche verso mitica che è Pitagora, egli appare in effetti il primo autore dell'Antichità a voler riunire contemporaneamente in un solo e medesimo sistema concezioni filosofiche e credenze religiose. [....] nessun pensatore prima di lui aveva inserito all'interno di un quadro filosofico questa corrente di idee mistiche delle quali si troverà più tardi l'eco nelle iscrizioni funerarie dell'Italia meridionale e nei dialoghi di Platone: per Empedocle, infatti, come per gli anonimi autori delle iscrizioni funerarie, l'uomo, essendo di origine divina, non raggiungerà la vera felicità che dopo la morte, quando si riunirà alla compagnia degli dèi.<ref>Denis O' Brien, ''Empedocle'' in ''Il sapere greco. Dizionario critico'', vol. 2. Torino, Einaudi, 2007, p. 80</ref>}}
Afferma Empedocle:
<poem>
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Le quattro radici sono anche alla base della [[gnoseologia]] di Empedocle.
Egli infatti sostenne che i processi della percezione sensibile (modificata dagli oggetti esterni) e della conoscenza razionale fossero possibili solo in quanto esisteva una identità di struttura fisica e metafisica tra il soggetto conoscente, ossia l'uomo, e l'oggetto conosciuto, ossia gli enti della natura.
Sia l'uomo che gli enti erano formati da analoghe mescolanze quantitative delle quattro radici ed erano mossi dalle medesime forze attrattive e repulsive. Questa omogeneità rendeva possibile il processo della conoscenza umana, che si basava dunque sul criterio del simile, tesi esattamente opposta a quella di [[Anassagora]]: l'uomo conosceva le cose perché esse erano simili a lui. Infatti così affermò Empedocle: «''noi conosciamo la terra con la terra, l'acqua con l'acqua, il fuoco con il fuoco, l'amore con l'amore e l'odio con l'odio''» <ref>Empedocle, fr.109</ref>.
 
Ad ognuno di essi [[Platone]] associò nel ''[[Timeo (dialogo)|Timeo]]'' uno dei [[solidi platonici]]: il [[tetraedro]] al fuoco, il [[esaedro|cubo]] alla terra, l'[[ottaedro]] all'aria, l'[[icosaedro]] all'acqua.<ref>{{cita libro|anno=2003|autore=Giovanni Reale|titolo=Per una nuova interpretazione di Platone|p=678|ISBN=88-343-1036-5}}</ref>
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=== La fisica ===
I quattro elementi in fisica sono associati agli stati [[solido]] (terra), [[liquido]] (acqua), [[gassoso]] (aria) e [[Plasma (fisica)|plasma]] (fuoco), quest'ultimo definito il "quarto stato" della materia, estende il concetto di fuoco, considerato [[Ionizzazione dei gas|gas ionizzato]] della categoria dei plasmi terrestri, come anche i [[fulmini]] e le [[Aurora polare|aurore]], nell'universo costituisce più del 99% della materia conosciuta: il plasma è infatti la sostanza di cui sono composte tutte le [[Stella|stelle]] e le [[nebulosa|nebulose]] <ref>G. L. Rogoff, Ed., IEEE Transactions on Plasma Science, vol. 19, dicembre 1991, p. 989</ref>.
 
=== L'astrologia ===
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Nella [[Religione ebraica|tradizione ebraica]] è ampia la letteratura sui quattro elementi di cui se ne riportano tanto la simbologia tanto le corrispondenze nella [[Creazione (teologia)|Creazione]]. Ricordando anche il testo di [[El'azar da Worms]] ''Il segreto dell'Opera della Creazione'', oltre allo [[Zohar]], il testo più importante che ne tratta l'argomentazione secondo l'interpretazione mistica ebraica è il [[Sefer Yetzirah]], la cui sapienza risale ad [[Abramo|Avraham]]: questo testo argomenta il confronto tra le [[Sefirot]], i quattro elementi, le [[Alfabeto ebraico|lettere ebraiche]], i pianeti, i segni zodiacali, i mesi e le parti del corpo umano.
 
Se ne discute anche in altri testi di [[Qabbalah]] ed è tra i principali oggetti di studio del percorso esoterico ebraico definito [[Ma'asseh Bereshit]], lo Studio dell'Opera della Creazione.<ref>{{Cita web |url=https://books.google.it/books?id=kvBeDwAAQBAJ&pg=PT210&dq=i+quattro+elementi+per+l%27ebraismo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjyxLWjiJLeAhVKXhoKHeiQCnwQ6AEILTAB#v=onepage&q=i%20quattro%20elementi%20per%20l'ebraismo&f=false |titolo=Giorgio Tarditi Spagnoli, ''Cabala e Antroposofia'', NaturaSofia, 2018 |accesso=23 febbraio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181019121923/https://books.google.it/books?id=kvBeDwAAQBAJ&pg=PT210&dq=i+quattro+elementi+per+l%27ebraismo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjyxLWjiJLeAhVKXhoKHeiQCnwQ6AEILTAB#v=onepage&q=i%20quattro%20elementi%20per%20l'ebraismo&f=false |dataarchivio=19 ottobre 2018 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Si ritiene che il mondo sia stato creato con la [[Torah]] le cui parole sono formate da lettere ebraiche che, permutate, sono il riferimento della [[Sapienza divina]] da cui sorse la parola di [[Dio]] al fine di creare ogni cosa esistente. Derivando dal significato delle lettere la loro corrispondenza con le creature e le create è così possibile avvicinarsi alla sapienza della Qabbalah che permette di cogliere il significato segreto proprio di esse.
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=== Pensiero hinduista ===
Il ''[[Panca-mahabhutani|pancha mahabhuta]]'', o "cinque grandi elementi", nell'Hinduismo <ref>[http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/reneguenon/cinqueel.htm Gianfranco Bertagni, ''La teoria indù dei cinque elementi - Da Studi sull'Induismo (René Guénon)'']</ref> sono:
 
*''khsiti'' o ''bhumi'' (terra)
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=== Pensiero del buddhismo antico ===
Nella letteratura [[Lingua palipāli|Pali]], i ''mahabhuta'' ("grandi elementi") o ''catudhatu'' ("quattro elementi") sono terra, acqua, fuoco e aria. Nel primo [[buddhismo]], erano alla base per la comprensione della sofferenza, e per la liberazione dell'uomo dalla sofferenza.
 
Gli insegnamenti del [[Buddha]] riguardanti i quattro elementi li raggruppano come base delle reali sensazioni, più che un pensieri filosofici. Gli elementi erano quindi intensi come "caratteristiche" o "proprietà" di varie sensazioni: