Monastero Baima: differenze tra le versioni

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[[File:Luoyang - swiatynia.buddyjska.Baima.Si - Bialego.Konia-11.jpg|thumb|Statua del Buddha Sakyamuni nella sala principale]]
In un giorno di buon auspicio del 60 d.C., a Luoyang, Han Mingdi sognò una persona santa dalla carnagione dorata, col sole e la luna splendenti dietro di sé, che si dirigeva verso il suo trono, per poi girare intorno al suo palazzo. Questo avvenimento fu interpretato come il momento della venuta del Buddhismo in Cina, predetto da un'antica profezia. L'imperatore, informato sul Buddha dal cronista storico Fu Hi, inviò 18 emissari in Occidente alla ricerca della religione praticata dal Buddha. Dopo aver attraversato numerosi paesi confinanti coll'India, essi giunsero in Afghanistan ([[Regno di GandharaGandhāra|Gandhara]]) dove incontrarono due monaci buddhisti ([[arhat]]) chiamati Kasyapa Pandita, un [[brahmano]] proveniente dall'India centrale, e Bharana Pandita. Accettarono l'invito degli emissari imperiali di ritornare con loro in Cina su due cavalli bianchi. Portarono con loro alcuni sutra, fra cui il Sutra di Quarantadue capitoli, statue del Buddha, ritratti e reliquie sacre. Ritornarono a Luoyang dove eressero un monastero. L'imperatore li incontrò il 30º giorno del 12º mese lunare del 67 d.C., e fu lieto sia dei regali che i monaci avevano portato per lui che per le icone buddhiste che erano straordinariamente affini a quelle viste nel suo sogno. I monaci compirono dei miracoli che consolidarono la fede dell'imperatore nei confronti del buddhismo.<ref name=Das/>
 
Tuttavia, alcuni sacerdoti taoisti protestarono e vollero che l'imperatore provasse i meriti di entrambe le religioni. L'imperatore accettò e, alla porta meridionale del monastero del Cavallo Bianco, ordinò che i testi sacri e gli oggetti di culto taositi venissero posizionati sulla porta orientale, invece quelli buddhisti dovevano essere posti nella sala delle sette gemme, ad ovest. Comandò poi che tali oggetti venissero gettati nel fuoco: avrebbe conferito la sua protezione alla religione i cui oggetti sarebbero sopravvissuti alle fiamme. I taoisti s'aspettarono che i loro testi sopravvivessero; ciò non accadde, i testi taoisti furono completamente arsi, mentre quelli buddhisti rimasero illesi. L'imperatore, pertanto, col suo ''entourage'' di alti funzionari e parenti, abbracciò la religione buddhista. Fece erigere numerodi templi, fra cui il Baima-si e tre conventi per le monache. I due sacerdoti taositi che sfidarono il buddhismo furono condannati al rogo.<ref name=Das/>