Francesco Moranino: differenze tra le versioni

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Si legge nella sentenza: «Perfino la scelta degli esecutori dell'eccidio venne fatta tra i più delinquenti e sanguinari della formazione. Avvenuta la fucilazione, essi si buttarono sulle vittime depredandole di quanto avevano indosso. Nel percorso di ritorno si fermarono a banchettare in un'osteria e per l'impresa compiuta ricevettero in premio del denaro.».
La sentenza di condanna all'ergastolo fu confermata dalla [[Corte d'assise d'appello|Corte d'Assise d'Appello]] nel [[1957]].
 
Diametralmente opposto il punto di vista dell'[[Associazione Nazionale Partigiani d'Italia|ANPI]]:<br />
«Era così evidente l'intento persecutorio contro il comandante partigiano che, nel 1958, il presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, decretò la commutazione della pena in dieci anni di reclusione.»<ref>[http://www.anpi.it/donne-e-uomini/francesco-moranino/ biografia] ANPI: Francesco Moranino.</ref>
 
In realtà non ci fu commutazione di pena da parte del presidente Gronchi: Moranino godette infatti degli effetti della cosiddetta "amnistia Azara" (dal nome del guardasigilli [[Antonio Azara]] che la propose), approvata ai tempi del [[governo Pella]] il 18 settembre [[1953]] per tutti i reati politici commessi entro il 18 giugno [[1948]]. Vi furono compresi i reati commessi nel secondo dopoguerra italiano, arrivando a oltre tre anni dalla fine della guerra<ref>D.P.R. 19 dicembre 1953, n. 922.</ref>. Moranino - condannato tre anni dopo - poté comunque usufruire di uno sconto di pena grazie a tale provvedimento, e la sua condanna all'ergastolo fu commutata già in fase processuale a dieci anni di prigione<ref>{{cita news | titolo = Ventimila detenuti usciranno dal carcere | pubblicazione = [[La Stampa]] | città = Torino | data = 19 dicembre 1953 | p = 5 | citazione = Per i reati politici, invece, nel caso di coloro che si sono resi responsabili di fatti da inquadrarsi negli eventi bellici, l'ergastolo viene ridotto a dieci anni e la pena superiore a 20 anni di reclusione viene ridotta a 2 anni, mentre viene interamente condonata se la pena è stata inferiore a 20 anni. (...) Moranino, (...) non essendo mai stato arrestato, potrebbe essere certo di godere della propria libertà solo nel caso venisse condannato ad una pena inferiore ai vent'anni di reclusione}}.</ref><ref>{{cita news | titolo = Per Moranino condanna all'ergastolo ridotta a dieci anni di reclusione | autore = [[Giovanni Giovannini]] | pubblicazione = [[La Stampa]] | città = Torino | data = 22 aprile 1956 | p = 8}}.</ref>.