Platycarpheae: differenze tra le versioni

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{{revisione angiosperme}}
{{Tassobox
|nome=Platycarpheae
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|cronquist=no
<!-- CLASSIFICAZIONE APG -->
|FIL?=six
|regnoFIL=[[Plantae]]
|clade1=[[Angiosperme]]
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|clade3=[[Eudicotiledoni]]
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|clade8=[[Campanulidi]]
|ordineFIL=[[Asterales]]
|famigliaFIL=[[Asteraceae]]
|sottofamigliaFIL=[[CichorioideaeVernonioideae]]
|tribùFIL='''Platycarpheae'''<br/><small>[[Vicki Ann Funk|V. A. Funk]] & [[Harold Ernest Robinson|H. Rob.]], [[2009]]</small>
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|biautore=
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}}
 
'''''Platycarpheae''''' <small>[[Vicki Ann Funk|V. A. Funk]] & [[Harold Ernest Robinson|H. Rob.]], [[2009]]</small> è una [[Tribù (tassonomia)|tribù]] di [[Plantae|piante]] [[angiosperme]] [[dicotiledoni]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Asteraceae]] ([[sottofamiglia]] [[Cichorioideae]]). Comprende solo tre [[specie]], diffuse in [[Sudafrica]], [[Namibia]] e [[Botswana]]<ref name=Funk1APGIV>{{cita pubblicazione| lingua=en|autore=FunkThe V.A.Angiosperm &Phylogeny Robinson HGroup|titolo=A newAn tribeupdate Platycarpheaeof andthe aAngiosperm newPhylogeny genusGroup Platycarphellaclassification infor the Cichorioideaeordines (Compositaeand orfamilies Asteraceae)of flowering plants: APG IV|rivista=Comp. Newsl.Botanical 2009;Journal 47:of 24-27the Linnean Society |anno=2016 |volume= 181 |numero= 1 |pp= 1–20 |url=httphttps://botanydoi.siorg/10.edu1111/bdg/pdf/funkyarchive/funkypdf/2009_pr_Funk_Robinsob_Platycarpheaeboj.pdf 12385}}</ref><ref name=Funk2FS>{{cita pubblicazione |autore= Funk V.A.& KoekemoerSusanna M2009|titolo=Apag. Monograph of the Small Tribe Platycarpheae (Compositae: Cichorioideae) |rivista= Systematic Botany 2011; 36(1): 191-208 |url=http://www.bioone.org/doi/abs/10.1600/036364411X553270471}}.</ref>.
 
==Etimologia==
Il nome della tribù deriva dal suo [[genere tipo]] (''[[Platycarpha]]'') il cui nome è composto due parole [[lingua greca antica|greche]]: ''"platys"'' (= piatto o grande) e ''"carpha"'' (= frutto), e si riferisce al largo frutto delle specie di questo genere.<ref>{{cita web|url=http://pza.sanbi.org/platycarpha|titolo=SANBI - South African National Biodiversity Istitute|accesso=1 settembre 2021}}</ref>
 
Il nome scientifico della tribù è stato definito per la prima volta dai botanici contemporanei [[Vicki Ann Funk]] (1947 - 2019) e [[Harold Ernest Robinson]] (1932 - 2020) nella pubblicazione ''"Compositae Newsletter. Stockholm"'' (47: 26) del 2009.<ref>{{cita web|url=https://www.ipni.org/n/77098811-1|titolo=The International Plant Names Index|accesso=1 settembre 2021}}</ref><ref name=Funk>{{cita|Funk et al 2009}}</ref>
 
==Descrizione==
[[File:Platycarphella parvifolia 1DS-II 2-0490.jpg|upright=0.7|thumb|Infiorescenza<br>''[[Platycarphella parvifolia]]'']]
Sono [[erba|piante erbacee]] [[pianta perenne|perenni]], [[Glossario botanico#A|acauli]], con [[foglie]] allungate disposte in rosetta, e [[stolone|stoloni]] che si dipartono dalla base della corona.<br/>Il [[capolino]], discoide, ha una struttura complessa costituita da plurimi capolini secondari (sinflorescenza), con [[corolla]] di colore dal porpora al rosa, raramente biancastra, con 5 lobi di uguali dimensioni. L'[[Fiore delle Asteraceae|involucro]] è subgloboso o cilindrico.<br/>
 
Il [[frutto]] è un [[achenio]] a 3 o 5 facce, scuro, oblungo, con sottili nervature, superficie rugosa o liscia; presenta un [[pappo (botanica)|pappo]] squamoso, biancastro, persistente<ref>{{cita|Funk V.A., Susanna A. et al., 2009|p.182}}.</ref>.
Le [[specie]] di questo genere sono piante perenni con portamenti [[erba]]cei. [[pianta perenne|perenni]] e [[Glossario botanico#A|acauli]]. Sono presenti dei [[stolone|stoloni]] che si dipartono dalla base della corona.<ref>{{cita|Pignatti 1982|vol.3 pag.1}}</ref><ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 860}}</ref><ref>{{cita|Judd 2007|pag.517}}</ref><ref name=KJ>{{cita|Kadereit & Jeffrey 2007|pag. 202}}.</ref><ref name=FS/>
 
In genere sono presenti sia foglie basali che cauline. Le [[Foglia|foglie]] lungo il [[Glossario botanico#C|caule]] normalmente sono a disposizione alternata. Quelle [[Glossario botanico#B|basali]] spesso allungate possono formano delle [[Glossario botanico#R|rosette]]. La forma della lamina varia da obovata a ob[[Glossario botanico#L|lanceolata]]; i bordi possono essere da interi, dentati fino a pennatosetti. Le [[Glossario botanico#S|stipole]] e le spine sono assenti.
 
Le [[Infiorescenza|infiorescenze]] sono composte da [[Fiore delle Asteraceae|capolini]] sessili raccolti al centro delle rosette. Sono presenti delle infiorescenze secondarie (sinflorescenze) con una struttura complessa costituita da capolini plurimi secondari. I capolini, [[Glossario botanico#D|discoidi]], sono formati da un [[Fiore delle Asteraceae|involucro]] a forma da cilindrica a subglobosa composto da [[Brattea|brattee]] (o squame) all'interno delle quali un [[Fiore delle Asteraceae|ricettacolo]] fa da base ai fiori. Le brattee disposte in più serie in modo embricato e scalato hanno varie forme e la consistenza può variare da erbacea a cartacea. Il ricettacolo, a forma piatta o più o meno conica, può essere ricoperto da pagliette oppure, più raramente, è nudo.
 
I fiori, pochi, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: [[Glossario botanico#C|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e [[Glossario botanico#P|pentameri]] (ogni verticillo ha 5 elementi). Sono tubulosi ([[Glossario botanico#A|actinomorfi]]), [[Glossario botanico#E|ermafroditi]] (bisessuali) e feritili.
 
*[[Formula fiorale]]:
::: */x '''K''' <math>\infty</math>, ['''C''' (5), '''A''' (5)], '''G''' 2 (infero), achenio <ref>{{cita libro|autore=Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue|titolo=Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico|anno=2007 |editore=Piccin Nuova Libraria|città=Padova |isbn=978-88-299-1824-9|p=520}}</ref>
 
* Calice: i [[sepalo|sepali]] del [[Fiore delle angiosperme|calice]] sono ridotti ad una coroncina di squame.
 
* Corolla: la [[corolla]] dei fiori tubulosi ha un tubo lungo con 5 lobi; il colore varia dal porpora al rosa, raramente è biancastra.
 
* [[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stame|stami]] sono 5 con filamenti liberi, [[Glossario botanico#G|glabri]] o papillosi e distinti, mentre le [[Antera|antere]] sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo [[Stilo (botanica)|stilo]]. Le antere in genere hanno una forma [[Glossario botanico#S|sagittata]] con base caudata. L'[[Antera|endotecio]] è polarizzato e non è rinforzato lateralmente. Il [[polline]] normalmente è [[Polline#Morfologia|tricolporato]] a forma sferica o schiacciata ai poli.
 
* [[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: lo stilo, snello, è filiforme con due [[Glossario botanico#S|stigmi]] divergenti e corti. La parte apicale è leggermente ingrossata ed è ricoperta da corti peli specialmente sui bordi. L'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] [[Glossario botanico#L|uniloculare]] formato da 2 [[Carpello (botanica)|carpelli]]. L'ovulo è unico e [[Glossario botanico#A|anatropo]].
 
I frutti sono degli [[Achenio|acheni]] con [[Pappo (botanica)|pappo]]. La forma dell'achenio in genere è oblunga, prismatica con 3 - 5 facce e con delle rugosità trasversali; il colore è scuro. Il [[Frutto|pericarpo]] può essere di tipo [[parenchima]]tico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente; la superficie, specialmente alla base, è irsuta per peli arricciati o uncinati. Il [[Glossario botanico#C|carpoforo]] (o carpopodium - il ricettacolo alla base del gineceo) è anulare. I pappi, formati da una o due serie di scaglie (o squame), persistenti, sono direttamente inseriti nel pericarpo o [[Glossario botanico#C|connati]] in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.<ref>{{cita|Funk & Susanna 2009|pag. 182}}.</ref>
 
== Riproduzione ==
* Impollinazione: l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]] tramite farfalle diurne e notturne).
* Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
* Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione [[Glossario botanico#M|mirmecoria]]). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: [[Glossario botanico#Z|zoocoria]]. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
 
==Distribuzione e habitat==
Le specie di questo genere si trovano in [[Africa]] del sud: [[Botswana]], [[Sudafrica]] e [[Namibia]].<ref name=Funk/>
 
LaIn particolare la specie con l'[[areale]] più ampio è ''[[Platycarphella carlinoides]]'', diffusa nel [[Sudafrica]] nord-occidentale ([[provincia del Capo Settentrionale]]), sugli altipiani centrali della [[Namibia]] e nel [[Botswana]]. ''[[Platycarphella parvifolia]]'' è [[endemismo|endemica]] del Sudafrica ([[Provincia del Nordovest (Sudafrica)|provincia del Nordovest]], [[Free State]] e [[Mpumalanga]]) e così pure ''[[Platycarpha glomerata]]'' ([[provincia del Capo Orientale]] e [[KwaZulu-Natal]]).<ref name=Funk2FS/>
 
CresconoLe piante di questa tribù crescono dal livello del mare, nelle aree costiere del Sudafrica, sino ai 1800 m di altitudine, negli altipiani della Namibia. Prediligono i terreni rocciosi e sabbiosi, in piena luce.<ref>{{cita|Funk V.A.,& Koekemoer M. et al.,Susanna 2009|ppag. 475}}.</ref>
 
==Sistematica==
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza di questa voce ([[Asteraceae]] o [[Compositae]], ''[[nomen conservandum]]'') probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 [[specie]] distribuite su 1.535 [[Genere (tassonomia)|generi]]<ref>{{cita|Judd 2007|pag. 520}}.</ref>, oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti<ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 858}}.</ref> (una delle [[checklist]] più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)<ref>{{cita web|url=http://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:319342-2|titolo=World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW|accesso=18 marzo 2021}}</ref>. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.<ref name=APGAPGIV/><ref name=FS/><ref name=KJ/>
 
===Filogenesi===
[[Carl Peter Thunberg|Thunberg]] nel 1800 descrisse la [[specie tipo]] di questo gruppo come ''Cynara glomerata''. [[Christian Friedrich Lessing|Lessing]] nel 1831 incluse la specie descritta da Thunberg in un genere a sé stante, ''Platycarpha''. La collocazione del genere è stata a lungo incerta e nel corso degli anni è stata attribuita dapprima alla [[Tribù (tassonomia)|tribù]] delle [[Vernonieae]], successivamente alle [[Arctotideae]], in epoca più recente alle [[Mutisieae]] e alle [[Cardueae]].<ref>{{cita|Funk V.A., Koekemoer M. et al., 2009|p. 471}}.<name=FS/ref>
 
Una revisione del 2007 includeva nuovamente ''Platycarpha'' nella tribù delle Arctotideae, etichettando come ''[[incertae sedis]]'' la sua collocazione [[sottotribù|sottotribale]].<ref>Karis, P.O. in {{cita|Kadereit J.W. & Jeffrey C., 2007|pp.200-202}}</ref> Al genere ''Platycarpha'' venivano attribuite 3 [[specie]], ''Platycarpha glomerata'', ''Platycarpha carlinoides'' e ''Platycarpha parvifolia''.<ref name=mabberley2008>{{cita libro| autore=Mabberley D.J. | anno=2008 |titolo=Mabberley's Plant-Book 3rd edition| editore=Cambridge University Press, UK| ISBN=978-0-521-82071-4}}</ref> Le ultime 2 sono state recentemente assegnate ad un genere a sé stante, ''[[Platycarphella]]'' e quindi all'istituzione della tribù di questa voce.<ref name=Funk1FS/>
 
I risultati di recenti [[biologia molecolare|studi molecolari]] hanno infine portato al riconoscimento delle Platycarpheae come una tribù [[monofiletico|monofiletica]] a sé stante all'interno, prima, della sottofamiglia [[Cichorioideae]] e in seguito alla sottofamiglia [[Vernonioideae]]. Insieme al clade Liabeae-Vernonieae formano un "[[Cladistica|gruppo fratello]]". <ref name=Funk1FS/><ref>{{cita|Susanna et al. 2020}}</ref>
 
I caratteri più indicativi della tribù sono:<ref name=Funk3>{{cita|Funk et al. 2009}}</ref>
:* il portamento è relativo a erbe perenni acaulescenti (sono anche stolonifere);
:* le foglie sono allungate prostrate;
:* i capolini si presentano con complcaitecomplcate strutture secondarie.
 
I due generi della tribù sono molto diversi morfologicamente e si distinguono per l'[[habitus]], e foglie, lo stilo e il polline.<ref name=Funk3/>
===Composizione della tribù===
La tribù Platycarpheae comprende 2 generi e 3 specie:<ref name=Funk1FS/><ref name=Funk2/>:
 
*''[[Platycarpha]]'' <small>Less.</small> (1 sp.);
*''[[Platycarphella]]'' V.A. Funk & H. Rob. (2 spp.)
 
==Distribuzione e habitat==
La specie con l'[[areale]] più ampio è ''[[Platycarphella carlinoides]]'', diffusa nel [[Sudafrica]] nord-occidentale ([[provincia del Capo Settentrionale]]), sugli altipiani centrali della [[Namibia]] e nel [[Botswana]]. ''[[Platycarphella parvifolia]]'' è [[endemismo|endemica]] del Sudafrica ([[Provincia del Nordovest (Sudafrica)|provincia del Nordovest]], [[Free State]] e [[Mpumalanga]]) e così pure ''[[Platycarpha glomerata]]'' ([[provincia del Capo Orientale]] e [[KwaZulu-Natal]]).<ref name=Funk2/>
 
*''[[Platycarpha]]'' <small>Less.</small> (1 sp.);.
Crescono dal livello del mare, nelle aree costiere del Sudafrica, sino ai 1800 m di altitudine, negli altipiani della Namibia. Prediligono i terreni rocciosi e sabbiosi, in piena luce.<ref>{{cita|Funk V.A., Koekemoer M. et al., 2009|p.475}}.</ref>
*''[[Platycarphella]]'' <small>V.A. Funk & H. Rob.</small> (2 spp.).
 
== Note ==
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==Bibliografia==
*{{cita libro |url_capitolo=http://www.compositae.org/pdf/CB_Classification.pdf |autore=Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H. |capitolo=Classification of Compositae |titolo=Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae |editore=International Association for Plant Taxonomy (IAPT) |anno=2009 |città=Vienna |cid=Funk V.A., Susanna A. et al., 2009 |accesso=6 aprile 2011 |dataarchivio=14 aprile 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160414053114/http://www.compositae.org/pdf/CB_Classification.pdf |urlmorto=sì }}
*{{cita libro|url_capitolo=http://si-pddr.si.edu/jspui/bitstream/10088/11414/1/bot_2009_pr_Funk_Robinson_Platycarpheae.pdf |autore= Funk V.A., Koekemoer M., Robinson H. and Skvarla J.J| capitolo= Platycarpheae|titolo=Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae |editore=International Association for Plant Taxonomy (IAPT) |anno=2009 |città=Vienna|cid=Funk V.A., Koekemoer M. et al., 2009}}
*{{cita libro| autore=Kadereit J.W. & Jeffrey C.|titolo=The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales|url=http://books.google.it/books?id=VhUZnM8S47IC&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false|editore=Springer-Verlag |città=Berlin, Heidelberg |anno= 2007|cid=Kadereit J.W. & Jeffrey C., 2007}}
* {{cita libro| autore=Kadereit J.W. & Jeffrey C.|titolo=The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. |città=Berlin, Heidelberg |anno= 2007|cid=Kadereit & Jeffrey 2007}}
* {{cita libro| autore=V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer|titolo=Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae|editore=International Association for Plant Taxonomy (IAPT) |città=Vienna |anno= 2009|cid=Funk & Susanna 2009}}