Assedio di Kars: differenze tra le versioni
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L'arrivo di Omar Pascià sulle coste del Mar Nero a nord di Kars indusse Murav'ëv a dare inizio ad un terzo assalto alle forze ottomane che erano quasi sul punto di collassare per la mancanza di rifornimenti. Il 29 settembre, i russi compirono un attacco generale a Kars che perdurò per un totale di sette ore di seguito, ma vennero respinti infine. Il generale Williams rimase isolato, ad ogni modo, dal momento che Omar Pascià non riuscì mai a raggiungere la città. Al posto di venire in soccorso alla guarnigione della fortezza, infatti, si dilungò in una serie di scontri minori in [[Mingrelia]] e nella conquista di Sukhumi. Nel frattempo, le riserve ottomane a Kars erano ormai terminate e le linee di rifornimento erano compromesse.
Una pesante nevicata a fine ottobre rese i rinforzi ottomani a Kars quasi impossibili. Selim Pascià, figlio di Omar, sbarcò con un altra armata presso l'antica città di [[Trebisonda]], ad ovest, ed iniziò a marciare a sud in direzione di [[Erzerum]] per impedire ai russi di avanzare oltre in Anatolia. I russi dal canto loro inviarono una piccola forza dalla linea di Kars a fermare l'avanzata del nemico e sconfissero gli ottomani presso il fiume [[Enguri|Ingur]] il 6 novembre.
La guarnigione di Kars nel frattempo cadde sempre più in declino di fronte al permanere dell'assedio ed alla fine si arrese al generale Murav'ëv il 28 novembre 1855. Murav'ëv venne autorizzato dallo zar a mutare il proprio cognome in "Murav'ëv-Karsky" per commemorare la sua vittoria nella presa della fortezza. Entrando in città i russi "rimasero da subito allibiti dalla scoperta di masse di uomini troppo deboli per essere evacuati, molti dei quali sul punto di morire". Malgrado la mancanza di aiuto da parte di Istanbul, Williams era rimasto al suo posto con le truppe ottomane rimastegli e pertanto cadde anch'egli prigioniero dei russi che comunque lo trattarono con estremo onore.<ref>[[Alexis S. Troubetzkoy]]. The Crimean War - The Causes and Consequences of a Medieval Conflict Fought in a Modern Age. Constable & Robinson Ltd, London, 2006. pp. 298-299</ref>
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