Assedio di Kars: differenze tra le versioni
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L''''assedio di Kars''' fu l'ultima grande operazione militare della [[guerra di Crimea]]. Nel giugno del 1855, nel tentativo di alleviare la pressione che gravava sulla [[assedio di Sebastopoli (1854-1855)|difesa di Sebastopoli]], lo zar [[Alessandro II di Russia]] ordinò al generale [[Nikolaj Nikolaevič Murav'ëv (1794-1866)|Nikolaj Nikolaevič Murav'ëv]] di guidare i suoi uomini contro le aree di interesse ottomano in [[Asia Minore]]. Unendo contingenti disparati sotto il suo comando e forte di un corpo d'armata di 25.725 soldati e 96 cannoni leggeri,<ref name=Gippius/> Murav'ëv decise di attaccare [[Kars]], la più importante tra le forteze dell'Anatolia orientale.
==Storia==
Sul finire del 1854, il generale inglese [[William Fenwick Williams]] era stato inviato a Kars per rapportare la situazione a lord [[FitzRoy Somerset, I barone Raglan]], comandante in capo del corpo di spedizione britannico in Crimea. Williams trovò la città in uno stato deplorevole. Le forze ottomane includevano moltissimi neo-coscritti e molti soldati no erano pagati da mesi e portavano con sé armi obsolete. Servizi accessori come ospedali da campo erano inesistenti. Molti dei principali ufficiali ottomani erano addirittura assenti dal campo di battaglia e vivevano a [[Istanbul]]. Il morale era basso e le diserzioni molte. Williams prese comunque il comando della situazione con diversi altri ufficiali stranieri e da subito si mise in moto per ridare disciplina alle truppe turche, formarle e rinforzare le difese della città. Alla primavera del 1855, 17.000 uomini erano pronti a difendere Kars.
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