|PostNazionalità = , Brigadierebrigadiere dell'[[Arma dei Carabinieri]], insignito di Medaglia d'oro al [[valor civile]] e di Medaglia d'argento al [[valor militare]] (entrambe alla memoria).<br>
Nel settembre del [[1975]] era comandante interinale della Stazione dei [[Carabinieri]] di [[Angri]] dove viveva insieme alla moglie e ai suoi cinque figli, un sesto era in arrivo. La mattina dell'[[8 settembre]] 1975 intorno alle 11:15, tornando a casa fu allertato da urla e rumori provenienti dal quarto piano del palazzo in cui viveva, lui e la famiglia risiedevano al primo piano. <br>
Quattro malviventi, armati e mascherati, avevano appena compiuto una rapina, benché fuori servizio, era suo dovere intervenire. Iniziò a salire le scale ma si imbatté in due dei quattro rapinatori che gli puntarono contro le armi, non esitò a lanciarsi sull'uomo col fucile, dopo una violenta colluttazione riuscì a disarmarlo e a immobilizzarlo ma il complice gli sparò alla schiena, colpito, cadde, benché ferito continuò a lottare affrontando anche il secondo bandito, rotolò con uno dei malviventi giù per le scale fino al pianerottolo del I piano dove il bandito sparò ancora colpendo a morte▼
▲Quattro malviventi, armati e mascherati, avevano appena compiuto una rapina,. benchéBenché fuori servizio, era suo dovere intervenire. Iniziò a salire le scale, ma si imbatté in due dei quattro rapinatori, che gli puntarono contro le armi,; il brigadiere non esitò a lanciarsi sull'uomo colcon il fucile,. dopoDopo una violenta colluttazione riuscì a disarmarlo e a immobilizzarlo, ma il complice gli sparò alla schiena. D'Anna, colpito, cadde,; benché ferito continuò a lottare affrontando anche il secondo bandito, e rotolò con uno dei malviventi giù per le scale fino al pianerottolo del Iprimo piano, dove il bandito sparò ancora colpendocolpendolo a morte