Addio terraferma: differenze tra le versioni
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== Trama ==
Diverse storie e numerosi personaggi si intrecciano, descrivendo una società inquieta e preda di mutamenti solo apparenti, dove i ricchi fingono di essere poveri e i poveri fingono di essere ricchi.
L'asse narrativo principale segue gli abitanti di una lussuosa villa alle porte di Parigi: la madre, che ogni giorno parte in elicottero per seguire non meglio precisati affari, è attenta soprattutto alle apparenze; il figlio più grande si reca quotidianamente in città di nascosto per svolgere umili impieghi e passare il tempo con un gruppo di mendicanti e piccoli malviventi; il padre, interpretato dallo stesso regista, vive quasi segregato nella sua stanza in compagnia di alcolici e trenini elettrici (metafora, questi ultimi, del movimento
Il titolo originale in francese ''Adieu, plancher des vaches!'', traducibile all'incirca come "Addio piattaforma delle vacche" corrisponde al saluto dei marinai quando salpano e ha un senso dispregiativo che si perde nel titolo italiano<ref>Sguardi sul postmoderno: Il cinema contemporaneo: questioni, scenari, letture, Vincenzo Buccheri, [https://books.google.it/books?id=ZRjkAwAAQBAJ&pg=PA163&lpg=PA163&dq=plancher+des+vaches+traduttore&source=bl&ots=43jBqDr_0J&sig=ACfU3U3FYGKXcU8ExZ84S8LZRsLhXgHy-g&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwikrOfvtffyAhXIyaQKHXZMBdQQ6AF6BAgMEAM#v=onepage&q=plancher%20des%20vaches%20traduttore&f=false] </ref>.
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