Pycnodontiformes: differenze tra le versioni

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==Descrizione==
 
Di dimensioni relativamente piccole (superavano di rado i 30 centimetri di lunghezza), questi pesci erano ricoperti da pesanti scaglie [[ganoidi]] di forma romboidale. Il [[corpo (anatomia)|corpo]] era generalmente di forma ovale e appiattita, dal profilo particolarmente elevato. LeNella maggior parte dei picnodonti, le mascelle erano dotate di varie file di [[denti]] ovali o tondeggianti, dalla superficie liscia od ornamentata, mentre la parte anteriore delle fauci era dotata di denti simili a scalpelli. Alcune specie svilupparono però morfologie aberranti: ''[[Coccodus]]'', ad esempio, possedeva un corpo corazzato e relativamente basso, mentre ''[[Piranhamesodon]]'' possedeva denti taglienti che (come suggerisce il nome) dovevano permettere all'animale di nutrirsi di altri pesci; anche l'oscura famiglia dei [[Serrasalmimidae]] occupava probabilmente una simile nicchia ecologica. Altri picnodonti, come ''[[Gladiopycnodus]]'', erano dotati di un lungo rostro anteriore.
 
==Classificazione ed evoluzione==
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Di certo questi pesci sono considerati rappresentanti degli attinotterigi più evoluti ([[Neopterygii]]). È incerta, tuttavia, la reale posizione dei picnodonti nell'albero evolutivo dei pesci ossei. La maggior parte dei [[paleontologi]] ritiene che questi animali debbano essere considerati parenti prossimi dei [[teleostei]].
[[File:Gyrodus2.jpg|thumb|upright=0.7|left|Ricostruzione di ''[[Gyrodus]]'']]
I primi rappresentanti dei picnodonti si svilupparono nel corso del [[Triassico superiore]] (''[[Brembodus]]'', ''[[Gibbodon]]'') e i loro resti sono stati ritrovati in [[Italia]] del Nord. Ben presto questi animali si diffusero in gran parte dei mari del globo, e nel corso del [[Giurassico]] divennero molto comuni (ad es. ''[[Arduafrons]]'', ''[[Turbomesodon]]'', ''[[Macromesodon]]'', ''[[Gyrodus]]'', ''[[Mesturus]]'', ''[[Proscinetes]]''); prosperarono nel corso del [[Cretaceo]] (''[[Stemmatodus rhombus]]'', ''[[Micropycnodon]]'', ''[[Neoproscinetes]]'') ma subirono un declino alla fine del periodo. Gli ultimi esemplari noti, e anche i più grandi, sono dell'Eocene medio (''[[Pycnodus]]'', ''[[Nursallia]]'', ''[[Palaeobalistum]]'', di [[Monte Bolca]]).
[[File:Arduafrons prominoris 6724.jpg|miniatura|right|Fossile di ''[[Arduafrons prominoris]]'']]