Elisabetta di Russia: differenze tra le versioni

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[[File:1 Rouble à l'effigie d'Élisabeth Ire de Russie.jpg|miniatura|Elisabetta di Russia.]]
[[File:Elisabeth Petrovna par Heinrich Buchholz. Vers 1768..jpg|miniatura|sinistra|Elisabetta in un ritratto di [[Heinrich Buchholz]] del [[1768]].]]
Dopo aver abolito il [[Gabinetto di Consiglio dei ministri]] che aveva assistito la reggente Anna, e dopo aver ricostituito il senato, come era stato sotto Pietro il Grande, con i capi di dipartimento di stato, non un rappresentante tedesco venne posto a capo delle posizioni di governo, prediligendo invece uomini di fiducia svedesi. Il 23 gennaio [[1743]], furono aperti negoziati tra le due potenze sul possesso di [[Turku|Åbo (Turku)]] e, con il 7 agosto, [[1743]] ([[Trattato di Åbo]]), la Svezia cedeva alla Russia tutta la parte a sud della [[Finlandia]], ad est del fiume [[Kymijoki|Kymmene]], che divenne la linea di demarcazione tra i due stati, incluse le [[fortezze]] di [[Lappeenranta|Villmanstrand]] e [[Hamina|Fredrikshamn]].<ref>Olivier, p. 52</ref>
 
Questa trionfante azione diplomatica era dovuta soprattutto all'abilità del [[Vice Cancelliere]] [[Aleksej Petrovič Bestužev-Rjumin]], che Elisabetta, sebbene lo detestasse personalmente, aveva posto a capo del ministero degli affari esteri subito dopo la sua ascesa al trono. Egli rappresentava la fazione anti francese ed anti prussiana del consiglio dei ministri, e il suo piano era quello di progettare un'alleanza tra [[Inghilterra]], [[Austria]] e [[Russia]] la quale, per il tempo, era indubbiamente la più conveniente per la Russia. Numerosi attentati di mano russa contro [[Federico II di Prussia|Federico il Grande]] e [[Luigi XV di Francia|Luigi XV]] furono tentati dalla polizia di Bestužev, che nel frattempo protesse la corte ed Elisabetta stessa durante i suoi primi anni di regno, quando si trovava al centro di continui intrighi e cospirazioni.