Ariperto I: differenze tra le versioni
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Figlio di [[Gundoaldo]], il popolare [[duca di Asti]] fratello della regina [[Teodolinda]] e probabilmente a sua volta duca della città neustriana<ref>Carlo Cipolla, ''Appunti per la storia di Asti''.</ref>, salì al trono nel [[653]] in seguito all'uccisione del suo predecessore, [[Rodoaldo]]. La sua elezione discese dal prevalere, tra i [[Duca (Longobardi)|duchi longobardi]], della corrente [[chiesa cattolica|cattolica]] in luogo di quella [[arianesimo|ariana]] rappresentata dagli ultimi sovrani longobardi, fino a Rodoaldo. Con il cattolico Ariperto tornava inoltre sul trono di [[Pavia]] la [[Bavarese (dinastia)|dinastia bavarese]], portatrice del "carisma" della più antica dinastia dei [[Letingi]].
Fin dall'ascesa al trono, Ariperto favorì il cattolicesimo rispetto alla corrente scismatica [[scisma tricapitolino|tricapitolina]] e all'arianesimo ([[Paolo Diacono]] scrive, forse eccedendo, che "eliminò l'eresia ariana"); al di là delle considerazioni religiose, questo atteggiamento può essere indice della volontà, da parte dell'aristocrazia longobarda, di appoggiarsi alla Chiesa cattolica per poter arrivare alla completa sottomissione dell'[[Italia]], ancora in parte in mano [[impero bizantino|bizantina]]. Il progetto era reso plausibile anche dal contrasto che in quegli anni opponeva il [[Papa]]to al [[Patriarca di Costantinopoli|Patriarcato di Costantinopoli]]: [[papa Martino I]], eletto e consacrato senza l'avallo dell'imperatore bizantino, in quello stesso [[653]], aveva convocato un [[concilio]] per condannare la [[monotelismo|dottrina monotelita]] diffusa in Oriente.
Il progetto non ebbe seguito immediato, poiché l'[[esarcato d'Italia|esarca di Ravenna]] [[Teodoro I Calliope]], eseguendo le disposizioni dell'imperatore [[Costante II]] (che aveva proibito le dispute teologiche, pericolose per l'unità dell'Impero), arrestò e deportò Martino I. Con il suo successore [[Papa Vitaliano|Vitaliano]], eletto nel [[657]], il [[Stato Pontificio|Papato]] tornò comunque a riavvicinarsi a [[impero bizantino|Bisanzio]].
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