Il nome della città deriverebbe dalla sua consacrazione alla dea romana "[[Luna" (divinità)|Luna]]<ref>Sull’origine del nome di Luna vd. ROSSIGNANI M. P. 1995; DURANTE, GERVASINI 2000.</ref>, forse da parte di [[Marco Emilio Lepido (console 187 a.C.)|Marco Emilio Lepido]], che partecipò alla fondazione della colonia nel 177 a. C.. L’appellativo è probabilmente dovuto a un epiteto di [[Diana Lucifera]], e sarebbe da ricollegare anche alla forma a [[falce (attrezzo)|falce]] dell'allora [[porto]] cittadino. Il legame con Luna, tuttavia, non sarebbe da ricondurre solo all’assimilazione della dea all’astro notturno. Al contrario, l’epiteto potrebbe essere dovuto anche al carattere particolare e "selvaggio" di [[Artemide]]-[[Diana]], divinità dei luoghi incolti come le paludi. In effetti, l'etimo celto-ligure Lun o Luk potrebbe riferirsi al termine "palude". Il fatto che sia la colonia di Luna, sia quella di [[Lucca]] erano originariamente circondate da ampie zone paludose che via via i Romani riuscirono a bonificare nel corso di secoli comproverebbe questa ipotesi.
<br>L’appellativo è probabilmente dovuto a un epiteto di [[Diana Lucifera]], e sarebbe da ricollegare anche alla forma a [[falce (attrezzo)|falce]] dell'allora [[porto]] cittadino. Il legame con ''Luna'', tuttavia, non sarebbe da ricondurre solo all’assimilazione della dea all’astro notturno. Al contrario, l’epiteto potrebbe essere dovuto anche al carattere particolare e “selvaggio” di Artemide-Diana, divinità dei luoghi incolti come le paludi. In effetti, l'etimo celto-ligure Lun o Luk potrebbe riferirsi al termine "palude". Il fatto che sia la colonia di Luna, sia quella di [[Lucca]] erano originariamente circondate da ampie zone paludose che via via i Romani riuscirono a bonificare nel corso di secoli comproverebbe questa ipotesi.
Dal nome della colonia deriva quello di [[Lunigiana]], comprensorio racchiuso fra le province [[Provincia della Spezia|della Spezia]] e di Massa[[Provincia edi Massa-Carrara|Massa-Carrara]] ed attraversato dal fiume [[Magra]] e dalla [[strada statale 62 della Cisa]], potenziata da [[Napoleone Bonaparte]]<ref>La realizzazione del tracciato durante il periodo di annessione di parte della Lunigiana alla Francia, è attestato anche dalla lapide in marmo scritta in francese esistente nel municipio di Pontremoli.</ref>, sul vecchio tracciato della [[via Francigena]].