Arte all'Aquila: differenze tra le versioni
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=== XIX secolo ===
[[File:Fontana luminosa (L'Aquila).jpg|thumb|La ''Fontana Luminosa'', realizzata da Nicola D'Antino]]
Nel [[XIX secolo]] fu realizzato il [[Palazzo del Convitto]] presso l'ex convento francescano coi portici sul [[Corso Vittorio Emanuele (L'Aquila)|Corso Vittorio Emanuele]] e la facciata su Piazza Palazzo, sede della [[Biblioteca provinciale Salvatore Tommasi]],<ref>{{cita web|url=https://www.fondazionetim.it/progetti/patrimonio-storico-artistico/biblioteca-provinciale-dellaquila
In ambito pittorico, tra la seconda metà dell'Ottocento e il primo Novecento, all'Aquila si distinse [[Teofilo Patini]] di [[Castel di Sangro]], che già a Napoli era divenuto famoso per le sue tele di denuncia sociale riguardo alle misere condizioni degli abitanti delle montagne abruzzesi, per il duro lavoro nei campi, e per le modeste aspettative di vita. Per L'Aquila, Patini realizzò le tele di ''[[Bestie da soma]]'' (1886), attualmente trasferita a Castel di Sangro,<ref>{{cita web|url=https://abruzzoweb.it/laquila-nuovo-gioiello-perso-bestie-da-soma-va-a-castel-di-sangro/|accesso=2021-01-06|titolo=L’AQUILA: NUOVO GIOIELLO PERSO, ”BESTIE DA SOMA” VA A CASTEL DI SANGRO}}</ref> ''Pulsazioni e palpiti'' (1888), dipinse il soffitto della biblioteca provinciale con ''L'Aquila'' nella forma allegoria dell'uccello rapace, e ''Gloria di San Massimo'' presso il Duomo, andata purtroppo distrutta nel sisma del 2009.
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