Se Dio vuole: differenze tra le versioni
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Approfittando dell'assenza di Andrea, in ritiro in un monastero, Tommaso, sotto mentite spoglie, comincia una vera e propria guerra senza esclusione di colpi per smascherare la dubbia fede del prete: si finge povero, con una moglie che lo picchia e un fratello con disturbi cognitivi e chiede aiuto al prete; quando la messinscena sembra finita, tornando a casa il chirurgo va a trovare Andrea nella sua stanza e lo trova in compagnia proprio del prete, il quale non lo smaschera davanti a Andrea, ma in terrazzo gli chiede il perché delle bugie. Tommaso gli dice che Andrea non può buttare la carriera da medico per seguire una cosa che nemmeno esiste. Allora don Pietro per non rivelare nulla a Andrea chiede a Tommaso di fare penitenza mettendosi a sua disposizione ogni giorno per un mese, per fare insieme a lui i lavori nella piccola chiesa che sta rimettendo a posto. Tommaso è costretto ad accettare. Durante questo mese Tommaso, che inizialmente credeva che don Pietro fosse un uomo losco e immorale, si ricrede conoscendolo meglio, comprendendo che è una persona buona, gentile e disponibile.
Intanto Carla non sopporta più la situazione, si trasferisce nella stanza della domestica Xenia e non vuole più saperne del marito. Tommaso inizia così un percorso dentro di sé, riscoprendosi e arrivando a dubitare delle sue ferree convinzioni. Le giornate con don Pietro diventano puntuali appuntamenti in cui evolve e da lì nasce un vero e proprio rapporto
Tommaso arriva in ospedale proprio mentre don Pietro viene ricoverato. Data la gravità dell'incidente, il prete deve essere operato dal neurochirurgo collega di Tommaso; quest'ultimo non se la sente di assistere all'operazione e lascia l'ospedale, mentre nell'atrio numerosi amici e fedeli di don Pietro, compreso Andrea, attendono con ansia gli sviluppi della situazione. Fortemente dispiaciuto, Tommaso va a finire i lavori nella chiesa e torna nel posto in cui don Pietro gli aveva rivelato i suoi segreti, guardando il creato con occhi nuovi.
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