Klaus Detlef Sierck: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 21:
Il piccolo Klaus già a nove anni girò il primo dei sui 13 film, ricoprendo parti sempre più impegnative, tra cui quella del giovane [[Chopin]] in ''[[Preußische Liebesgeschichte]]'' (1938).<ref>John Holmstrom, ''The Moving Picture Boy''.</ref> Dopo la fuga del padre negli [[USA]], il figlio del "traditore" fu reso protagonista di numerosi film di propaganda per la gioventù nazista, come ''[[I cadetti di Smolenko (film 1939)|I cadetti di Smolenko]]'' (1939) e ''[[Kopf hoch, Johannes!]]'' (1941).<ref>David Welch, ''Propaganda and the German Cinema, 1933-1945'', I.B.Tauris, 2001.</ref> Offerto come simbolo e modello di eroismo e idealismo, e pur "colpevole" di essere figlio di un padre che nel 1942 aveva diretto in America ''[[Il pazzo di Hitler]]'' (uno dei più forti film antinazisti del periodo), il giovane attore sarà inviato giovanissimo a combattere sul fronte orientale, dove troverà la morte nel 1944 all'età di soli 19 anni.
La vicenda di Klaus avrà profonde ripercussioni sulla vita dei suoi genitori. La madre si suiciderà nell'agosto del 1947. Venuto anch'egli a conoscenza dopo la guerra della morte del figlio, il padre dirigerà in sua memoria il film ''[[Tempo di vivere]]'' (1958), basato su un romanzo di [[Erich Maria Remarque]] e incentrato sull'esperienza di un giovane soldato tedesco sul [[
== Filmografia ==
|