Gli studiosi fanno risalire l'origine del Linga all'antica [[civiltà della valle dell'Indo]]. Secondo i {{unicode|[[Purāṇa]]}} la sua più grande virtù è la sua semplicità, che si pone a metà tra la venerazione delle [[murti]] e la loro assenza – né forma né senza forma, come una colonna di fiamme<ref>{{cita web|http://www.shaivam.org/shplinga.htm|Shiva lingam - A Glorious Worship|lingua=en|accesso=12 gennaio 2007}}</ref>.
Il grande guerriero [[Arjuna]] dell'epica [[Mahābhārata]] venerava il Lingam per ottenere il [[GandhivaGandiva]], il potente arco di {{unicode|Śiva}}; un grande studioso dei [[Veda]], il re [[Rāvaṇa]] dell'epica {{unicode|[[Rāmāyaṇa]]}}, venerava {{unicode|Śiva}} e gli chiese l'Atmalinga per farne dono alla madre; il leggendario [[Markandeya]] e innumerevoli altri [[rishi]] sparsi in tutte le regioni hanno venerato il Lingam dall'aspetto più semplice. I rishi erano soliti abbandonare ogni materialismo per ottenere la spiritualità, e un pugno di terra nella foresta era tutto ciò di cui necessitavano per meditare e venerare la divinità; secondo il [[Lingayatismo]] o [[Veerashaivismo]] meditare sull{{'}}''Ishtalinga'' (una particolare forma di Lingam), tenendolo sul palmo, aiuta a rapportarsi all'energia cosmica<ref>{{cita web|1=http://members.aol.com/ukumbar/vsny/Detailed.htm#BM8|2=Concept of God in Veerashaivism|lingua=en|accesso=12 gennaio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070312070607/http://members.aol.com/ukumbar/vsny/Detailed.htm#BM8|dataarchivio=12 marzo 2007|urlmorto=sì}}</ref>.