Cees Nooteboom: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome =
|Cognome = Nooteboom
|PostCognome = detto '''Cees Nooteboom'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = L'Aia
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}}
La sua opera comprende lavori di poesia, narrativa, drammaturgia, commedia e cronaca di viaggio tradotti in più di trenta lingue,
== Biografia ==
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[[File:Eindhoven-Kanaalstraat-8.jpg|thumb|Una vecchia sede del ''Gymnasium Augustinianum'']]
Cees Nooteboom
L'istruzione superiore di Nooteboom fu discontinua, ma nonostante l'irregolarità del percorso il giovane studiò con profitto in particolare le lingue classiche e la storia dell'arte, considerate dallo scrittore determinanti nella sua crescita culturale<ref>«Non riesco a immaginare la mia vita senza il Greco e il Latino. Sarei diventato qualcun altro.» {{cita web|lingua=en|url=http://www.ceesnooteboom.com/?cat=7&lang=en|titolo=Cees Nooteboom - Biography|editore=''Nooteboom Web site''|accesso=23 agosto 2013|autore=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181118122828/http://www.ceesnooteboom.com/?cat=7&lang=en|dataarchivio=18 novembre 2018|urlmorto=sì}}</ref>. Nooteboom frequentò dapprima il Sint Odulphus Lyceum di Tilburg, poi si spostò a [[Venray]] proseguendo la formazione nel convitto di un istituto cattolico gestito dai frati [[francescani]], il Gymnasium Immaculatae Conceptionis, dove seguì il secondo e il terzo anno. Il quarto anno ebbe luogo presso un Liceo Cattolico Romano di [[Hilversum]], città dell'[[Olanda settentrionale]], dove si era trasferito con la madre. Il corso di studi si concluse all'Augustinianum<ref name="WS"/>, un monastero
===Maturità===
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[[File:Amsterdam Wibautstraat De Volkskrant 001.JPG|thumb|left|upright=0.8|La sede del ''de Volkskrant'']]
Dopo aver conseguito il diploma, Nooteboom lavorò
[[File:Safranski.jpg|thumb|upright=0.6|Rüdiger Safranski]]
Nel decennio successivo lavorò come giornalista e inviato al ''de Volkskrant'', ed ebbe l'opportunità di seguire le evoluzioni sociali del periodo, con particolare riguardo al Maggio francese. L'inquietudine esistenziale lo spinse a scegliere la dimensione del viaggio, che avrebbe seguito per tutta la vita<ref name="WS"/><ref>«Per scrivere è necessaria una certa conoscenza del mondo. Per questo ho iniziato a viaggiare.» In {{cita web|lingua=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/04/cees-nooteboom.html|titolo=Cees Nooteboom|editore=''Repubblica''|accesso=23 agosto 2013|autore=Benedetta Marietti}}</ref>. Le esperienze maturate resero così possibili nel tempo i suoi ''reportage'' da Iran, Gambia, Germania, Giappone, Inghilterra, Madeira, Malesia<ref name="britannica"/>, Marocco, India e Tunisia; e lo portarono a determinare l'importanza fondamentale che la cultura araba ha avuto nel superamento del Medioevo, nella fioritura del Rinascimento e perciò nella fisionomia dell'Europa moderna; e a indicare la necessità di ricomporre il dissidio fra Occidente e mondo arabo<ref>«Oggi occidentali e arabi sono sopraffatti dall'ignoranza reciproca. Bisognerebbe imparare a conoscerci di più. Non approvo l'estremismo islamico ma anche noi dovremmo fare più attenzione quando ci autodefiniamo paladini della libertà. Libertà di cosa?» In {{cita web|lingua=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/04/cees-nooteboom.html|titolo=Cees Nooteboom|editore=''Repubblica''|accesso=23 agosto 2013|autore=Benedetta Marietti}}</ref>. Il 1989 lo vide a [[Berlino]], dove lo scrittore entrò in relazione col filosofo Rüdiger Safranski e con una cerchia di artisti fra i quali il pittore Max Neumann<ref name="WS"/>. Nei tre decenni
Il matrimonio con Fanny Lichtveld si ruppe nel 1964. Successivamente, dal 1965 al 1979 Nooteboom condusse una relazione con la cantante connazionale Liesbeth List, a cui dedicò dei versi. Dal 1970, quando è nel suo Paese lo scrittore abita nella città vecchia di Amsterdam, in una casa del primo Settecento<ref name="WS"/>. Altrimenti trascorre lunghi periodi nell'isola spagnola di [[Minorca]]<ref name="repubblica "/>.
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