Profitto: differenze tra le versioni
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{{U|Utile|economia|aprile 2016}}{{NN|economia|ottobre 2021}}
== Caratteristiche generali ==
<math>
dove:
Il concetto di ''profitto'' è una nozione definita in maniera non condivisa: tra [[ragioniere|contabili]] ed [[economista|economisti]] vi sono, infatti, delle differenze nei metodi di calcolo. Gli economisti [[marxismo|marxisti]] si riferiscono, poi, al profitto per l'[[imprenditore]] come alla differenza fra il valore del [[lavoro]] di un dipendente e la paga che il [[lavoratore]] percepisce per quel lavoro.▼
* ''P'' è il profitto;
Il termine ''profittabilità'' si riferisce all'ammontare di profitto relativo all'ammontare di un [[investimento]] ed è spesso misurato come tasso di profitto o tasso di ritorno dell'investimento ([[Return on investment|ROI]] e , cioè , return on investment ).<br />▼
* ''R'' è il ricavo totale;
La ''curva di isoprofitto'' è utilizzata in [[microeconomia]] per indicare tutte le combinazioni di input-output in grado di realizzare un determinato profitto.▼
* ''C'' è il costo di produzione totale.
▲Il
▲Il termine
▲La
== Definizioni ==
=== Definizioni economiche di profitto ===
In [[economia]] generale, si dice che un'azienda sta producendo un
In un caso di produzione di un singolo bene, si ha
In condizioni di [[concorrenza perfetta]], tipica delle esemplificazioni accademiche, si ha la posizione di
Tutte le imprese costituiscono un investimento di coloro che controllano il capitale della stessa. Il ritorno del capitale ai proprietari in competizione è l
Il profitto contabile alle volte include un elemento a riconoscimento del rischio che un investitore prende. È spesso incerto, a causa dell'[[informazione incompleta]], non si sa se un'impresa avrà successo o no. In questi casi, gli economisti trattano il [[ritorno del rischio]] come parte del profitto contabile, come fosse un elemento del costo del capitale.
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Il profitto economico non appare nella [[concorrenza perfetta]]. Una volta che il rischio è stato compensato, il profitto economico a lungo termine è quindi visto come [[inefficienza]] causata dal [[monopolio]] o come un'altra forma di [[fallimento del mercato]].
Il profitto economico è a volte chiamato
Il
=== Definizioni contabili di profitto ===
Nel senso contabile del termine, il
Il
▲Nel senso contabile del termine, il '''profitto netto''' (prima delle tasse) è il risultato delle [[Compravendita|vendite]]<ref>Naturalmente, non tutte le imprese "vendono" (ad esempio appalto o somministrazione o intermediazione non sono vendita) e pertanto occorrerebbe parlare genericamente di "ricavi per prestazioni".</ref> di un'azienda meno i [[costo|costi]] come stipendi, affitti, carburante, materiali grezzi, interessi sui prestiti e le svalutazioni.
Il
▲Il '''Profitto lordo''' è il profitto prima degli interessi e delle svalutazioni (o rivalutazioni) delle attività.
Il
▲Il '''Profitto netto dopo le tasse''' è il profitto dopo il pagamento delle imposte di competenza: in Italia sono due le principali imposte, una di carattere nazionale (che per ora si chiama [[Imposta sul reddito delle società|IRES]]) ed una di carattere regionale (che prende il nome di [[IRAP]]).
In
▲Il '''Risultato Operativo''' è una misura del potere di una impresa di produrre profitti dalle operazioni di gestione caratteristica (il cosiddetto [[Core Business]], o attività principale): è pari agli utili prima della gestione finanziaria/patrimoniale e della gestione straordinaria ([[plusvalenza|plusvalenze]]/[[minusvalenza|minusvalenze]]) e della gestione fiscale (pagamento delle imposte).
Più recentemente, a causa dell'accelerazione del processo economico e di creazione del valore, le aziende modernamente organizzate utilizzano come periodo base il [[Trimestre]] detto anche con anglicismo tipico di queste imprese
Il
▲In Contabilità il '''profitto economico''' è definito come metrica di singolo periodo per determinare il [[Valore (economia)|valore]] creato da un'impresa in un periodo - tipicamente l'anno.
▲Più recentemente, a causa dell'accelerazione del processo economico e di creazione del valore, le aziende modernamente organizzate utilizzano come periodo base il [[Trimestre]] detto anche con anglicismo tipico di queste imprese ''Quarter'', ovvero quarto di anno.
▲Il ''profitto netto dopo le tasse'', opportunamente depurato dal costo opportunità e dal costo del rischio specifico del settore, fornisce un costo ponderato del capitale. Quest'ultimo è all'incirca paragonabile - ma qualche economista avrebbe da puntualizzare - alla definizione economica di profitto.
*
▲=== Definizioni di profitto in [[economia aziendale]] ===
*
▲Alcuni economisti definiscono ulteriori tipi di profitto:
*
▲* Profitto Anormale o [[extraprofitto]]: questo è dovuto ad una particolare situazione di mercato, come ad esempio una situazione di [[monopolio]] od [[oligopolio]].
▲* Profitto Normale: profitto che un'impresa consegue in una "normale" situazione di concorrenza: questo profitto deve essere in grado di coprire il [[costo opportunità]] dell'investimento in un'altra qualunque attività di mercato.
▲* Profitto Subnormale: Profitto inferiore alla media del settore (o addirittura perdita). Si hanno diversi casi di sviluppo di questa situazione, tra cui:
# L'azienda in perdita costante fallisce (ed esce dal settore)
# L'azienda modifica il proprio posizionamento nel settore individuando una nicchia in cui è ancora competitiva ed in grado di generare profitti normali
# L'azienda esce dal settore originario ed entra in uno nuovo che meglio si confà alla propria struttura (conseguendo i profitti normali del nuovo settore).
Il profitto ottimale invece non ha un riferimento nella situazione microeconomica del mercato in cui opera l'azienda. Costituisce il "giusto ammontare" del profitto ottenibile dalla corretta allocazione delle risorse interne di cui dispone l'impresa. Questa definizione tiene conto della strategia di [[marketing]], del posizionamento sul mercato, ([[posizione di mercato]]), e di altri metodi per incrementare il ritorno dell'investimento al di sopra del tasso medio del mercato competitivo
▲Questa definizione tiene conto della strategia di [[marketing]], del posizionamento sul mercato, ([[posizione di mercato]]), e di altri metodi per incrementare il ritorno dell'investimento al di sopra del tasso medio del mercato competitivo.
# Vantaggio di costo (costo del lavoro, costo di acquisizione delle materie prime)
# Elusione fiscale (riduzione degli oneri tributari grazie a delocalizzazioni in paesi a differente carico fiscale, spesso prerogativa delle [[Multinazionali]].
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== Massimizzazione del profitto ==
Esiste, tuttavia, una differenza
* congiuntura economica negativa (PIL, occupazione, salari, debito pubblico, fiducia dei consumatori);
* crisi di [[settore economico|settore]] dovuta ad una [[Saturazione del mercato]] o ad una maturità e fase finale del [[ciclo di vita del prodotto]];
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=== Trattazione matematica ===
Se una azienda produce ''n'' prodotti,
con <math> \langle R \rangle_i </math> prezzo unitario del prodotto i-esimo, ▼
con <math> \langle C \rangle_i </math> costo unitario del prodotto i-esimo ▼
<math>\ P= \sum_i^n q_{i} \langle P \rangle_{i}=\sum_i^n q_{i}(\langle R \rangle_{i} - \langle C \rangle_{i})</math>
dove:
* <math>q_{i}</math> è la quantità del prodotto ''i''-esimo, per ''i''=1...''n;''
* <math> \langle P \rangle_{i} </math> è il profitto unitario del prodotto i-esimo.
È necessario trovare le quantità <math>q_{i} \ge 0</math> che bisogna produrre di ciascun prodotto per ottenere il massimo profitto con dei vincoli da rispettare.
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Ed altri vincoli relativi alle caratteristiche tecniche, produttive e organizzative dell'azienda.
Per risolvere quindi il problema della [[Ottimizzazione (matematica)|massimizzazione]] del profitto complessivo di un'azienda dato dalla funzione ''P'' a ''n'' variabili, con un insieme di vincoli, si utilizza l'[[
Ad esempio, supponiamo che vi sia un'azienda dove si producono 4 prodotti e si sa che i profitti unitari dei 4 prodotti sono
<math> P=2q_{1}+3q_{2}+4q_{3}+q_{4} </math>
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Implementando l'algoritmo si ricava che il profitto raggiunge il valore massimo di 7500 con i vincoli dati per <math> q_{1}=3000,q_{2}=2000,q_{3}=1000,q_{4}=1500,q_{5}=500 </math> in particolare il valore <math> q_{5}=500 </math> implica la possibilità di produrre 500 unità di un nuovo prodotto in modo da portare la produzione dell'azienda a 8000 unità come previsto dal vincolo della capacità produttiva.
== Note ==
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