Jacques Derrida: differenze tra le versioni
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=== Il dialogo con le arti e la letteratura ===
Numerosi testi di Derrida sono dedicati alla lettura di opere artistiche o letterarie. L'interesse nei confronti dell'arte e della letteratura accompagna tutto lo sviluppo del pensiero derridiano. Derrida interpreta le arti e la letteratura come forme di scrittura che per principio non sono sottomesse, come accade nel caso della tradizione filosofica, alla logica logocentrica. Questo interesse nei confronti dell'arte e della letteratura va di pari passo con una diffidenza nei confronti della disciplina filosofica che tradizionalmente si occupa del campo artistico e letterario, ovvero l'estetica. In ''La verità in pittura'' Derrida critica le tre grandi estetiche tedesche di Kant, Hegel e Heidegger sostenendo che in tutti e tre i casi la filosofia si propone come un discorso "egemone", che tenta di sottomettere la verità dell'arte e della letteratura, riconducendola logocentricamente alla verità del pensiero razionale. Per Derrida è dunque necessario "superare, smontare o rimuovere l’eredità delle grandi filosofie dell’arte che dominano ancora" <ref> Martino Feyles, Derrida e le arti, Morcelliana, Brescia 2018
== Critiche ==
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