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== Biografia ==
Laureatosi in legge nel 1976 all'[[Università di Trieste]], che nel 2016 gli ha anche conferito una Laurea ad Honorem in Scienze Internazionali e Diplomatiche<ref>https://www.youtube.com/watch?v=JlvAI9tWT78</ref>, inizia la carriera diplomatica nel 1978 prestando servizio, negli anni immediatamente successivi, ad Abu Dhabi e a Vienna, per rientrare al Ministero degli Esteri nel 1977 alla Direzione Generale degli Affari Politici e successivamente all'Ufficio del Segretario Generale. Nel 1991 supera un concorso per accedereaccede, come capo Servizio disarmo, controllo armamenti e sicurezza cooperativa, al Segretariato della NATO a Bruxelles, dove rimane per i sei anni successivi, gestendoin una complessa fase di trasformazione a seguito della dissoluzione del Patto di Varsavia, dell'Unione Sovietica e della ex-Jugoslavia. SegueIn inparticolare, quegli annisegue le problematiche legate allo smantellamento degli armamenti convenzionali main ancheEuropa, dei programmi di assistenza per lo smantellamento delle armi nucleari ex-sovietiche e contribuisce allala riflessione sul nuovo ruolo della NATO in materia di operazioni di pace attraverso la gestione deii lavori di un gruppo di lavoro NACC-PfP (Ad Hoc Group on Cooperation in Peacekeeping).
 
Assegnato alla Rappresentanza Italiana presso l'OSCE a Vienna nel 1997, viene presceltonominatp dai rappresentantipresidente dei Paesinegoziati membrisulla modernizzazione del Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa (CFE) quale Presidente per la gestione dei complessi negoziati sulla modernizzazione del Trattato; il nuovo Trattato, il cui testo viene concordatofinalizzato dopo due anni di estenuanti trattative, vienee' firmatosottoscritto dai Capi di Stato e di Governo dell'OSCE al Vertice di Istanbul del Novembre 1999, ma non entrera' in vigore a seguito di controversie sulla continua presenza di truppe russe in Moldova e Georgia.
 
Trasferito all'Ambasciata all'Aia nel 2000 come Vice-capo Missione, segue, tra l'altro, le attivita' del Tribunale Internazionale per l'ex-Jugoslavia e svolge funzioni di Rappresentante Italiano nel Consiglio Esecutivo dell'Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPAC).
 
Nel 2002 eil Segretario Generale dell'OSCE, unolo traslovacco iJan numerosiKubis, candidatigli allaaffida posizionel'incarico di Direttore del Centro per la Prevenzione dei Conflitti dell'OSCE. L'allora Segretario Generale, locon slovaccorango Jandi Kubis, gli affida il delicato incaricoAmbasciatore, che comporta, tra varie funzioni, la gestione di una ventina di missioni OSCE sul terreno, con oltre 3000 addetti, e una serie di interventi nellea livello capitalipolitico per prevenire o gestire al meglio crisi e situazioni conflittuali.
 
Al termine di questo mandato quadriennale rientra al Ministero degli Esteri, dove viene incaricato di seguire questioni europee comein qualita' di Corrispondente Europeo e Coordinatore per la Politica Estera, di Sicureza e di Difesa dell'Unione Europea.
 
Nel 2008 viene ufficialmentenominato presentatodal comeSegretario candidatoGenerale Italianodell'ONU, perBan-Ki-Moon, la guidacapo della Missione ONUdella Nazioni Unite in Kossovo, (UNMIK)., Su(di nomina del Segretario Generale Ban-Ki-Moonfatto, diviene l'amministratore internazionale del Kossovo), con rango di Sottosegretario ONU,Generale. inIn una questa complessa fase in cui la dichiarazione unilaterale di indipendenza di Pristina acuisce le tensioni interne ed internazionali., ZannierUNMIK si impegna in un intenso dialogo con Belgrado e i Paesi che sostenevano la Serbia, da un lato, e con Pristina e i Paesi (tra cui l'Italia) che avevano riconosciuto l'indipendenza del Kossovo e riesce, dall'altro: con un rapporto da lui presentato e approvato con una dichiarazione Presidenziale dal Consiglio di Sicurezza a fine Novembre 2008, asi spianarespiana la via per una riconfigurazione della Missione e per lo spiegamento di una Missione dell'Unione Europea sullo stato di diritto (EULEX), cui verranno trasferite alcune competenze di UNMIK in linea con la Risoluzione 1244. Con questo passaggio si apre una piu' concreta prospettiva europea per la Serbia e per il Kossovo, con l'attivazione di un nuovo canale di dialogo a guida UE tra Belgrado e Pristina.
 
CandidatoUltimata all'incaricola missione in Kossovo, il 1 luglio 2011 assume le funzioni di Segretario Generale dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) nel 2011, viene prescelto dagli Stati membri tra altri autorevoli candidati e assume le sue funzioni il 1 luglio 2011. Nei sei anni insuccessivi cuipromuove hauna rivestito le funzioniserie di Segretario Generale investe in attivita'iniziative morantiimiranti a stimolare il dialogo e ad allineare l'agenda alle problematiche emergenti. Attraverso i Security Days, da lui introdotti, contribuisce a porre sull'agenda dell'Organizzazione temi complessi e delicati, come la crisi migratoria e i cambiamenti climatici. Si impegna in particolare sull'agenda dello sviluppo sostenibile, rafforzando la collaborazione dell'OSCE con le Nazioni Unite attraverso al rivitalizzazione del Capitolo VIII della Carta ONU, relativo al ruolo delle organizzazioni regionali, e intervenendo al Vertice sullo Sviluppo Sostenibile a New York nel 2015. Il suo compitoperiodo piu' delicato e' legatoquello alledelle crisi che hanno coinvolto l'Ucraina nel 2014, quando l'OSCE si e' mobilitata prima per cercare di prevenire il conflitto e successivamente col con uno sforzo personale per la prevenzione e col successivo varo della Missione di Monitoraggio Speciale OSCE in Ucraina nel 2014, la piu' impegnativa operazione di stabilizzazione gestita dall'OSCE, con un approccio innovativo attravesoattraverso l'impiego di osservatori civili disarmati (in molti casi ex-militari) e con l'utilizzo di nuove tecnologie (droni) per la ricognizione dall'alto.
 
Al termine del suo mandato, viene nominato nelNel luglio 2017<ref>https://www.osce.org/chairmanship/329966</ref> viene nominato Alto Commissario OSCE sulle Minoranze Nazionali, con sede all'Aia, con un mandato di prevenzione dei conflitti attraverso l'analisi dei problemi legati all'instabilita' derivante dalla carente integrazione sociale e la promozione di efficaci politiche integrative sulla base di una serie di raccomandazioni e linee guida emanate dall'Ufficio dell'Alto Commissario.
 
Al termine di quest'ultimo incarico, nel 2020, avvia una collaborazione stabile con l'Assemblea Parlamentare dell'OSCE per contribuire a un'aggiornata visione delle nuove sfide alla sicurezza e lo sviluppo di raccomandazioni sul futuro ruolo dell'OSCE.