Parità dello zero: differenze tra le versioni
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Anche il gioco del [[pari o dispari]] ne è influenzato: se entrambi i giocatori gettano zero dita, il numero totale delle dita è uguale a 0, quindi il giocatore che aveva scelto pari vince.<ref>{{harvnb|Diagram Group|1983|p=213}}</ref> Un manuale per insegnanti suggerisce questo gioco come un modo per introdurre i bambini al concetto che 0 è divisibile per 2.<ref>{{harvnb|Baroody|Coslick|1998|p=1.33}}</ref>
Reminiscenza filosofica del parimpari, studiato durante il percorso scolastico, potrebbe generare confusione. Nella [[Scuola pitagorica]] il parimpari è riferito al numero 1, come elemento di collegamento tra i numeri pari ed i numeri dispari. A diversi anni di distanza dallo studio, il termine parimpari potrebbe essere inteso come sia pari che dispari, o nessuno di questi, ed il numero a cui più facilmente si può associare questo significato è lo 0, distorcendo notevolmente il significato originario. Infatti per i
{{citazione|Sembra adunque che questi filosofi nel considerare il numero come principio delle cose esistenti ne facciano una causa materiale come proprietà e come modo. Come elementi del numero fissano il pari e il dispari, il primo infinito, l'altro finito. L'uno partecipa di ambedue questi caratteri (essendo insieme pari e dispari). Ogni numero proviene dall'uno e l'intero universo, come già ho detto, è numeri. Altri fra di loro dicono che i principi sono dieci [...]|[[Aristotele]], ''Metafisica'', I, 5, 986a<ref>Citato in Pier Michele Giordano, ''I presocratici'', Edizioni ARS G. L., Vercelli 1996, pp. 103-104.</ref>}}
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