Lamberto Zannier: differenze tra le versioni

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Nel 2002 il Segretario Generale dell'OSCE, lo slovacco Jan Kubis, gli affida l'incarico di Direttore del Centro per la Prevenzione dei Conflitti, con rango di Ambasciatore. Al termine di questo mandato quadriennale rientra al Ministero degli Esteri, dove viene incaricato di seguire questioni europee in qualità di Corrispondente Europeo e Coordinatore per la [[PESD|Politica Estera, di Sicurezza e di Difesa dell'Unione Europea]].
 
Nel 2008 viene nominato dal Segretario Generale dell'ONU, [[Ban Ki-moon]], capo della Missione della Nazioni Unite in [[Kosovo]], [[UNMIK]], (di fatto, l'amministratore internazionale del Kosovo), con rango di Sottosegretario Generale<ref>{{Cita web |url=https://www.un.org/press/en/2008/sga1139.doc.htm|titolo=Secretary-General Ban Ki-moon has appointed Lamberto Zannier of Italy as his Special Representative for Kosovo and Head of the United Nations Interim Administration Mission in Kosovo (UNMIK)|lingua=EN|accesso=2021-10-12}}</ref>. In questa complessa fase in cui la dichiarazione unilaterale di indipendenza di Pristina acuisce le tensioni interne ed internazionali, UNMIK si impegna in un intenso dialogo con [[Belgrado]] e i Paesi che sostenevano la Serbia, da un lato, e con [[Pristina]] e i Paesi (tra cui l'Italia) che avevano riconosciuto l'indipendenza del [[Kosovo]], dall'altro: con un rapporto da lui presentato e approvato con una dichiarazione Presidenziale dal [[Consiglio di Sicurezza]] a fine novembre 2008, si spiana la via per una riconfigurazione della Missione e per lo spiegamento di una Missione dell'Unione Europea sullo stato di diritto ([[EULEX]]), cui verranno trasferite alcune competenze di UNMIK in linea con la [[Risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|Risoluzione 1244]]. Con questo passaggio si apre una più concreta prospettiva europea per la Serbia e per il Kosovo, con l'attivazione di un nuovo canale di dialogo a guida UE tra Belgrado e Pristina.
 
Ultimata la missione in Kosovo, il 1 luglio 2011 assume le funzioni di Segretario Generale dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE)<ref>{{Cita web |url=https://www.balcanicaucaso.org/Eventi/Il-futuro-dell-Europa-dipende-dall-Ucraina/Biografie-dei-relatori-152797|titolo=Biografia Zannier dell'Osservatorio Balcani e Caucaso|accesso=2021-10-12}}</ref>. Nel luglio 2017 viene nominato Alto Commissario OSCE sulle Minoranze Nazionali, con sede all'Aia, con un mandato di prevenzione dei conflitti attraverso l'analisi dei problemi legati all'instabilità derivante dalla carente integrazione sociale e la promozione di efficaci politiche integrative sulla base di una serie di raccomandazioni e linee guida emanate dall'Ufficio dell'Alto Commissario<ref>{{Cita web |url=https://www.osce.org/chairmanship/329966|titolo=OSCE Chairperson-in-Office Sebastian Kurz welcomes adoption of Ministerial Council decisions on appointments of OSCE senior officials|accesso=2021-10-12}}</ref>.
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Al termine di quest'ultimo incarico, nel 2020, avvia una collaborazione stabile con l'Assemblea Parlamentare dell'OSCE per contribuire a un'aggiornata visione delle nuove sfide alla sicurezza e lo sviluppo di raccomandazioni sul futuro ruolo dell'OSCE.
 
Zannier è autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane e internazionali. È stato inoltre Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Accademia OSCE di Bishkek, Presidente dell'Istituto per la Ricerca sul Negoziato dell'Università di Gorizia, Direttore per gli Affari Euromediterranei presso l'Istituto di Studi Mediorientali e Balcanici di Lubiana (IFIMES); è inoltre professore associato al Master in International Security Studies, [[Università di Trento]].
 
== Onorificenze ==