Angelo Mai: differenze tra le versioni

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|immagine=Coghetti F. (1839), Ritratto del Cardinale Angelo Maj.jpg
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== Biografia ==
Il futuro cardinale nasce a [[Schilpario (BG)]] il 7/3/ marzo 1782, in una famiglia modesta ma abbastanza agiata, dafiglio Maidi Angelo Mai (carbonaio, dei Maifredi) e da Maidi Pietra Mai (dei Batistei). La famiglia di Angelo era composta, oltre che dai due genitori, da cinque figli di cui due morirono piccoli. I discendenti furono i figli della sorella Angela e quelli dello zio Manfredo che aveva preso sotto tutela la famiglia dopo la morte del padre. Il fratello Pecino Pietro non ebbe figli.
 
Quattro sono i periodi principali della sua vita: quello bergamasco dal 1782 al 1799; quello della preparazione religiosa dal 1799 al 1810; quello milanese dell’Ambrosiana dal 1810 al 1819 e quello romano dal 1819 al 1854. La sua esistenza fu condizionata dagli eventi politici di quel periodo, dalla venuta di Napoleone a quello della Repubblica romana del 1849.
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Rimasto orfano del padre in tenera età, sotto tutela del predetto zio e del parroco del paese, viene avviato agli studi elementari in parrocchia, poi nel 1796 alle vicine scuole di Clusone, quindi al seminario vescovile di Bergamo. Con l'invasione francese di Napoleone il seminario fu chiuso e Angelo tornò a casa.
 
Successivamente nel 1799 si recò a [[Colorno (PR)]] presso i Gesuiti, dove compi il noviziato e studiò filosofia insieme ad altri due suoi compaesani. Nel 1803 si trovava nel Convitto san Rocco di Parma dove studiò l’ebraico.
 
Non tornò mai più al paese natale.
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Dopo un periodo vissuto a Napoli nel 1804 per far rinascere la Compagnia di Gesù nel 1806 si ritrasse a Roma presso il Collegio Romano per sostenere l'esame di teologia e di filosofia, Nel 1808 a Orvieto venne ordinato sacerdote, entrò nella compagnia di Gesù e si dedicò agli studi di paleografia. Per motivi politici fu costretto a tornare nella sua provincia natale e a mettersi in viaggio per Milano, dove visse per qualche anno. Dal 1810 fu ammesso tra gli scrittori e i dottori della Biblioteca Ambrosiana per la classe delle lingue orientali, vi rimase fino al 1819.
 
Nel 1819 torna a Roma, lascia la Compagnia di Gesù e viene nominato da Pio IX prefetto della Biblioteca Vaticana, successivamente fu elevato alla porpora cardinalizia da Gregorio XVI il 12 febbraio 1838. Grande studioso classico attese per un quarantennio alla ricerca e alla pubblicazione di testi, anche se con metodo filologico imperfetto e sommario; mediante lo studio dei palinsesti, che solo con lui diventò sistematico, giunse a grandiose scoperte di testi classici. Fra l’altro, uno straordinario ritrovamento riguardò la scoperta dei libri della “De repubblica” di Cicerone per il quale Giacomo Leopardi dedico una canzone intitolata “ad“[[Ad Angelo Maj”Mai|ad Angelo Maj]]”.
 
Gli studi filologici ed i conseguenti eccezionali ritrovamenti e i recuperi operati prima alla Biblioteca Ambrosiana e in seguito alla Biblioteca Vaticana, non sono da attribuire solo a circostanze fortunate, ma furono il frutto di una ricerca sistematica, di una costante e intelligente inclinazione e applicazione all'indagine. Si occupò molti altri incarichi con svariati argomenti. Apprese che con l'uso di una spugna imbevuta di acido gallico, estratto dalle noci di galla polverizzate e inumidite, si poteva rendere visibile l'inchiostro sbiadito del testo abraso e riportare alla luce antiche e preziose testimonianze.
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Il paese natio riconoscente gli dedicò la piazza principale (già della Croce) prossima alle case avite su una delle quali fu apposta una lapide. Nella chiesa del paese venne posizionato un monumento con busto nella navata e un ritratto in sagrestia.
 
[[File:Busto_di_Angelo_Maj_-_Chiesa_S._Antonio_da_Padova_-_Schilpario_(Foto_Luca_Giarelli).jpg|miniatura|[[Schilpario]], Busto di Angelo Mai]]
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[[File:Schilpario-Lapide ad Angelo MaiLapide_ad_Angelo_Mai.jpg|miniatura|Lapide sulla casa natale]]
File:Busto di Angelo Maj - Chiesa S. Antonio da Padova - Schilpario (Foto Luca Giarelli).jpg|[[Schilpario]], Busto di Angelo Mai
File:Schilpario-Lapide ad Angelo Mai.jpg|Lapide sulla casa natale
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== L'ode di Leopardi ==