Montebruno: differenze tra le versioni

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Successivamente il territorio fece parte dei possedimenti dell'abbazia di Patrania<ref>{{Cita web |url=http://www.milanofuoriporta.it/la_via_patranica.htm |titolo=Patrania e la Via Patranica |accesso=30 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131101210413/http://www.milanofuoriporta.it/la_via_patranica.htm |dataarchivio=1 novembre 2013 |urlmorto=sì }}</ref>, fondata dai monaci di Bobbio, fino al passaggio nel X secolo nei possedimenti dell'abbazia di San Marziano di [[Tortona]].<ref>[Mons. Clelio Goggi ''Storia dei Comuni e delle Parrocchie della diocesi di Tortona'' - Tipografia "San Lorenzo" - 4ª Edizione - Tortona 2000 - Pag 227-228]</ref>
 
Il suo antico [[toponimo]] (''Castrum Montisbruni'') viene testimoniato nel 1164 su un documento con cui [[Federico Barbarossa]] concedeconcedette il territorio al marchese [[Obizzo Malaspina]], che vi costruiscecostruì un castello.
 
Divenne successivamente dominio dei conti [[Fieschi]]|conti Fieschi di [[Lavagna (Italia)|Lavagna]] che ottennero il [[feudo]] fino alla [[Congiura di Gianluigi Fieschi|congiura dei Fieschi del 1547]].
 
Fu quindi territorio feudale della famiglia genovese [[Doria]] ottenendo, dal 1668, il diritto di [[zecca (moneta)|zecca]] e conservando il borgo fino alla fine del XVIII secolo, secolo nella quale il territorio passò alla [[Repubblica di Genova]].
 
Nel 1797 con la dominazione francese di [[Napoleone Bonaparte]] rientrò dal 2 dicembre nel Dipartimentodipartimento dei Monti Liguri Orientali, con capoluogo [[Ottone (Italia)|Ottone]], all'interno della [[Repubblica Ligure]]. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Montebruno rientrò nel VII cantone, come capoluogo, della Giurisdizionegiurisdizione dei Monti Liguri Orientali e dal 1803 centro principale del III cantone dell'Appennino nella Giurisdizionegiurisdizione dell'Entella. Annesso al [[Primo Impero francese]] dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel [[Dipartimentodipartimento di Genova]].
 
Nel 1815 fu inglobato nel [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nell'XI mandamento di [[Torriglia]] del [[circondario di Genova]] dell'allora [[provincia di Genova]].
 
Il 17 luglio del 1908<ref>Da ''La Trebbia'' del 26 luglio 1908</ref> si verificò un violento nubifragio con una piena straordinaria deldella [[Trebbia]] che devastò case e campagne, ma le distruzioni più imponenti si verificarono con l'alluvione della val Trebbia del 19 settembre 1953<ref>Da [http://www.altavaltrebbia.net/val-trebbia-di-ieri/805-nubifragio-1953.html ''La Trebbia'' del 25 settembre 1953]</ref>.
 
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 è stata la sede amministrativa della [[Comunità Montanamontana Altadelle ValAlte Valli Trebbia e Bisagno|Comunità montana Alta Val Trebbia]] e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale nº 24 del 4 luglio 2008<ref>[http://www.federalismi.it/ApplOpenFilePDF.cfm?artid=10598&dpath=document&dfile=15072008190233.pdf&content=LIGURIA,+L.R.+n.+24/2008,Disciplina+di+riordino+delle+comunit%C3%A0+montane,+disposizioni+per+lo+sviluppo+della+cooperazione+intercomunale+e+norme+a+favore+dei+piccoli+comuni+-++-++-+ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008]</ref>, ha fatto parte fino al 2011 della [[Comunità montana delle Alte Valli Trebbia e Bisagno]].
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==