Terza rima: differenze tra le versioni

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:''ABA BCB CDC DED ... UVU VZV Z''
 
Tutti i versi, tranne la prima e l'ultima strofacoppia (A e Z), rimano a tre a tre. Il numero complessivo dei versi del componimento può variare, ma se diviso per tre dà sempre il resto di 1. I gruppi di tre versi che rimano fra loro sono intrecciati l'uno con l'altro in una sequenza continua, come gli anelli di una catena: la terza rima viene quindi anche detta '''terzina incatenata'''.
 
La terza rima forma un'unità in sé, e contemporaneamente permette la continuità. La concatenazione delle unità è mantenuta grazie alla ripetizione della rima centrale della precedente terzina, che conferisce al testo poetico uno sviluppo pertinente e una coesione logica e ritmica. Inoltre questa concatenazione rendeva molto più ardua l'interpolazione di versi apocrifi da parte dei copisti.