C. S. Lewis: differenze tra le versioni

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|Attività3 = teologo
|Nazionalità = britannico
|Immagine = [[File:Statue of C.S.- Lewis, Belfast.jpg|thumb|C.s. Lewis in studio]]
|Didascalia = Statua di Lewis a Belfast
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=== Lewis come personaggio teatrale, cinematografico e letterario (1985-1993) ===
L'incontro di Lewis con Joy è anche la trama di un film del [[1993]], ''[[Viaggio in Inghilterra]]'' ({{en}} ''Shadowlands''), diretto da sir [[Richard Attenborough]], che è a sua volta la trasposizione cinematografica di un dramma teatrale scritto nel [[1985]] per la tv inglese [[BBC]] da [[William Nicholson (sceneggiatore)|William Nicholson]] e successivamente portato in scena a [[Plymouth]] nel [[1988]] e in seguito a [[Broadway]]. Nella prima versione televisiva il ruolo di Lewis era interpretato da [[Joss Acklund]], in quella cinematografica da sir [[Anthony Hopkins]].
 
Quest'opera, pur avendo dei meriti per la perfetta ricostruzione del mondo di Lewis, non manca di alcune inesattezze rispetto alla biografia reale dello scrittore. Secondo il dramma, Lewis al momento del suo incontro con Joy sarebbe stato un professore un po' noioso deciso ad organizzare tutta la sua vita in modo da mantenere un distacco dagli altri esseri umani per non correre il rischio di soffrire per la loro perdita, pur insegnando nelle sue conferenze e nei suoi libri che la sofferenza non può essere usata per accusare Dio. In realtà la vita del vero Lewis era stata molto diversa. A parte la sua esperienza diretta dei combattimenti della prima guerra mondiale, durante la quale venne ferito, basta menzionare la sua relazione con la signora Jane Moore.
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Il primo libro che dà a Lewis una certa fama – anche se venne stroncato dalla critica – è invece ''Le due vie del pellegrino'' (''Pilgrim's Regress'') pubblicato nel 1933. Si tratta di un racconto allegorico che descrive l'esperienza autobiografica di Lewis stesso, il passaggio dalla fede dell'infanzia all'ateismo e il successivo ritornare al cristianesimo dopo un breve passaggio attraverso la filosofia idealistica. La complessità della tematica viene trattata attraverso un uso estremamente sofisticato dell'allegoria e della citazione letteraria che rendono quest'opera unica nel suo genere.
 
Fondamentali per capire la visione del mondo di Lewis sono i tre romanzi di fantascienza. La ''trilogia spaziale'' (''[[Space Trilogy]]'') venne scritta in seguito ad una scommessa con l'amico Tolkien. Lewis si impegnò a scrivere un "viaggio nello spazio", mentre Tolkien doveva scrivere una storia incentrata su un "viaggio nel tempo". Al centro di entrambe le opere doveva esserci il concetto del Mito e della sua riscoperta. Tolkien non portò a termine il suo "viaggio", un romanzo intitolato ''La strada perduta'' che riprendeva la mitologia del ''[[Il Silmarillion|Silmarillion]]'', mentre Lewis andò oltre, realizzando tra il 1938 e il 1945 la trilogia composta dai volumi ''[[Lontano dal pianeta silenzioso]]'', ''[[Perelandra]]'' e ''[[Quell'orribile forza]]''. Protagonista della trilogia è il filologo Elwin Ransom, che viene trasportato sul pianeta Malacandra e poi su Perelandra (i nomi indigeni che designano i nostri [[Marte (astronomia)|Marte]] e [[Venere (astronomia)|Venere]]), osservando come la fede in Dio si sviluppi in questi due mondi diversamente dalla Terra (il "pianeta silenzioso"). I commentatori hanno definito quest'opera una trilogia fanta-teologica, termine molto adatto visto che i romanzi oltre a vicende narrative contengono digressioni filosofiche sulla teologia.
 
=== ''Le lettere di Berlicche'' e la copertina di ''Time'' (1942-1949) ===