Videoarte: differenze tra le versioni

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{{F|argomento=arte|data=novembre 2007}}La '''video arte''' – in [[lingua inglese|inglese]] ''video art'' – è un [[linguaggio]] [[arte|artistico]] basato sulla creazione e riproduzione di [[Cinema|immagini in movimento]] mediante strumentazioni [[video]].
 
Lo sviluppo di questa modalità espressiva è quindi strettamente legata all'evoluzione della [[tecnologia]], come avviene analogamente nell'utilizzo del ''medium'' [[fotografia|fotografico]] applicato all'arte. Questa stretta interazione tra [[arte]] e [[scienza]] ha infatti imposto specifici parametri di fruizione rispetto all’arte tradizionale e riaperto la riflessione sull’incontro tra produzione [[creatività|creativa]] e processo tecnologico che [[Walter Benjamin]] aveva riferito in ''L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica'' del [[1936]] alla [[fotografia]] e all’idea di originalità delle opere fotografiche prodotte in più esemplari.
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==Esponenti: da ieri ad oggi==
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Tra i maggiori pionieri ed esponenti della videoarte internazionale ricordiamo [[Nam June Paik]], [[Wolf Vostell]], [[Bill Viola]], [[Gary Hill]], [[Bruce Nauman]], [[Cindy Sherman]] e tra gli esempi più attuali [[Matthew Barney]] e [[Tony Oursler]]; in Italia pioniere è stato il gruppo [[Studio Azzurro]], che realizza opere interattive di video arte, quindi [[Marco Agostinelli]] e [[Fabrizio Plessi]].
Nei primi anni '90 si segnalano collettivi underground a Roma, Milano, Bologna, Napoli. Tra gli esponenti più interessanti, due americani trapiantati in Italia Norman Mc Laren e Robert Chroscicki, fondatore della Chiesa dell'Elettrosofia, entrambi accomunati da complesse storie personali.