Vincenzo Monti: differenze tra le versioni
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==== Monti reazionario, la ''Bassvilliana'' ====
[[File:Giulio perticari.jpg|thumb|upright=0.7|Il conte Giulio Perticari sposò la figlia di Monti nel 1812 e fu per lui un aiuto nello studio oltre che fraterno amico]]
{{quote|Libertà che stolta<br>in Dio medesmo l’empie mani adopra.|''Bassvilliana'', vv. 116-117}}
Il 3 luglio 1791 sposò [[Teresa Pichler|Teresa Pikler]] (Roma, 3 giugno 1769 - Milano, 19 maggio 1834), o meglio Pichler<ref>Rodolfo Renier, in ''Fanfulla della domenica'', n. del 15 novembre 1903</ref> figlia di [[Giovanni Pichler]] ([[1734]]-[[1791]]) famoso intagliatore di gemme della città, ma oriundo tirolese, e di Antonia Selli, romana. La celebrazione fu sobria, lontana dai clamori della ribalta, e si tenne nella chiesa di san Lorenzo in Lucina. Dal matrimonio nacquero due figli, [[Costanza Monti|Costanza]]<ref>Così chiamata in onore della protettrice montiana</ref>, che poi sposerà il conte [[Giulio Perticari]] e coltiverà le lettere entrando anche in Arcadia,<ref>Con il nome di Telesilla Meonia; di grande ingegno e cultura, scrisse anche un poemetto in ottava rima, ''L'origine della rosa'', che tanto rese fiero il padre, come si evince dalle lettere al Perticari e al Lampredi</ref> e Giovan Francesco (1794-1796), ma quest'ultimo morirà in tenera età. Alla moglie rimase profondamente fedele per il resto dei suoi giorni.
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