Vincenzo Monti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Traiano91 (discussione | contributi)
Traiano91 (discussione | contributi)
Riga 120:
 
==== L'ardore giacobino: Il ''Prometeo'' ====
{{quote|Dolce dell'alme universal sospiro,<br>
Libertà, santa dea.|''Il fanatismo'', vv. 1-2}}
Dopo un breve soggiorno fiorentino, dove fu bene accolto e recitò con gran clamore il primo canto del ''Prometeo'' nel salotto della marchesa Venturi,<ref>Veneri, p.73</ref> e dopo essere passato per [[Bologna]] (dove conobbe [[Ugo Foscolo|Foscolo]], con cui fu legato da profonda amicizia, e dove lo raggiunsero la moglie e la figlia) e [[Venezia]], il 18 luglio [[1797]], solo pochi giorni dopo la proclamazione della costituzione della [[Repubblica Cisalpina]], egli giunse a [[Milano]]. Il momento è opportuno per un voltafaccia: in modo da cancellare il ricordo della ''Bassvilliana'' scrisse tre poemetti in terzine dantesche per rinnegarla (''Il Fanatismo'', ''La Superstizione'' e ''Il Pericolo'', dove divinizza Napoleone ma ancor più si scaglia contro i suoi antichi protettori) e soprattutto il ''Prometeo'', dedicato a Napoleone e rimasto incompiuto all'inizio del quarto canto. Queste opere sono strettamente contemporanee alla lettera inviata da Bologna il 18 giugno 1797 a [[Francesco Saverio Salfi]], in cui Monti cercava di giustificare le proprie scelte passate dicendo di non aver avuto libertà d'opinione. L'autoumiliazione arrivò fino a definire la propria ''Bassvilliana'' "miserabile rapsodia".<ref>Lettera a F.S.Salfi, 18 giugno 1797</ref>