Cesare Previti: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Nato in [[Calabria]], cresce a [[Roma]], dove si [[laurea]] in [[
Nel [[1974]] assiste professionalmente Anna Maria Casati Stampa nelle complesse questioni ereditarie, compresa la vendita della villa di [[Arcore]]; la [[Villa San Martino (Arcore)|villa San Martino]] era appartenuta al padre marchese Camillo Stampa, il quale era stato protagonista dello "[[delitto Casati Stampa|scandalo Casati Stampa]]", nel [[1970]], per avere ucciso sua moglie, l'amante di lei e se stesso. Tutore della figlia del marchese era stato nominato il senatore [[Giorgio Bergamasco]], amico di famiglia dei Casati Stampa. Il prezzo della villa fu stabilito in 750 milioni di lire dell'epoca (pagati integralmente ''ab initio''), in considerazione di alcune circostanze: il tetto era quasi interamente crollato; la villa era stata svuotata di tutti i mobili, gli arredi e le opere d'arte; su di essa era stata iscritta un'ipoteca dal fisco a garanzia del pagamento dell'imposta sulla successione. Per l'immobile era stata avanzata una sola altra proposta di acquisto, per un importo di 150 milioni di lire inferiore<ref>Corte d'Appello - Prima Sezione Civile di Roma - Sentenza n°4705 del 2008</ref>.
Nel [[1990]] venne eletto Presidente Generale della [[Polisportiva S.S. Lazio]], carica che ha ricoperto fino al [[1992]].
Nel [[1994]], da esponente di [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], Previti diviene senatore e capogruppo al Senato per un breve periodo e Berlusconi, ottenuto l'incarico di formare un governo, tenta di farlo nominare [[
La sua entrata nel governo rischiò di essere minata da uno scandalo che lo coinvolse: qualche sera dopo la conclusione delle [[Elezioni politiche italiane del 1994|elezioni politiche]], si fece sorprendere in un'osteria romana mentre intonava canzoni del [[ventennio fascista]]<ref>Andrea Colombo, ''Le due crociate del Cavaliere'' pag. 42, Manifestolibri, 2005</ref>. Quando si scoprì la vicenda, Berlusconi lo difese e la carriera politica di Previti non venne minata.
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