Scritti corsari: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Io non ho alle mie spalle nessuna autorevolezza: se non quella che mi proviene paradossalmente dal non averla o dal non averla voluta; dall'essermi messo in condizione di non aver niente da perdere, e quindi di non esser fedele a nessun patto che non sia quello con un lettore che io del resto considero degno di ogni più scandalosa ricerca.| [[Pier Paolo Pasolini]], ''Scritti corsari'', Aldo Garzanti Editore, 1975, p. 105}}
 
'''''Scritti corsari''''' è una raccolta di articoli che [[Pier Paolo Pasolini]] pubblicò tra il [[1973]] e il [[1975]] sulle colonne del ''[[Corriere della Sera]]'' e delle riviste ''[[Tempo illustrato]]'', ''[[Il Mondo (rivista)|Il Mondo]]'', ''[[Nuova Generazione]]'' e ''[[Paese Sera]]'', comprendente una sezione di documenti allegati, redatti da vari autori. Uscì in libreria postumo, nel novembre 1975, sebbene lo scrittore ne avesse già revisionato le bozze presso l'[[Garzanti|editore Garzanti]].
 
Si tratta di una raccolta di interventi il cui tema centrale è la [[società (sociologia)|società]] [[italia]]na, i suoi mali e le sue angosce. Pasolini, figura solitaria e analista crudamente lucido, si scontra con quel mondo di perbenismo e [[conformismo]] che ritiene responsabile del degrado [[cultura]]le della società consumistica.