Storia di Monteleone d'Orvieto: differenze tra le versioni

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Maggio e giugno 1443: [[Niccolò Piccinino]] assedia a [[Monteleone d'Orvieto|Monteleone]] e [[Montegabbione]] Andrea Corso (''Andrea Corsi'') e Ugolino da Montemarte; i due castelli, ridotti alla fame dopo un mese, vengono conquistati e saccheggiati. Il Piccinino salva gli abitanti ed i difensori; Ugolino ed Andrea lasciano non solo Monteleone e Montegabbione, ma anche la fortezza di [[Carnaiola]].
 
{{quote|''Nicolò Piccinini...Riavutosi dalla malattia, nel 26 febraio 1443 venne a Perugia...Tornò in campo nell' aprile dell' anno medesimo (1443); e prima sua cura si fu di assediare Monte Gabbione e Monte Leone, e metterli a sacco (nei primi di giugno), salvando la vita agli abitanti e agli uomini d'arme che vi dimoravano alla guardia...'' |'' Biografie dei capitani venturieri dell'Umbria'' Vol. I., scritte ed illustrate con documenti da Ariodante Fabbretti, Tip. di Angiolo Fumi 1842}}
Dopo appena due mesi nell'agosto del 1443 Sarpellione o [[Ciarpellone]] (''Antonio Attendolo o da San Severino, Ciarpellone da Parma'') provenendo dalla bassa [[Toscana]], caccia i soldati perugini del Piccinino e fa rientrare Ugolino di Montemarte nei due castelli.