Linea KLM: differenze tra le versioni

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Nell'Unione Sovietica c'era la tradizione di individuare linee particolarmente forti, e di seguirle nel corso degli anni, facendole diventare proverbiali. Negli [[anni 1940|anni quaranta]] ci furono Babitsch, Bobrov e Suwalov; negli [[anni 1950|anni cinquanta]] Alexandrov, Loktev e Elisarov, negli [[anni 1960|anni sessanta]] Vikulov, Maltzev e Firsov, negli [[anni 1970|anni settanta]] Mikhailov, Kharlamov e Petrov. Ma tutti costoro furono quasi cancellati dai ricordi per opera della linea KLM, che dominò la scena dell'hockey sovietico e internazionale nel corso degli [[anni 1980|anni ottanta]].
 
L'allenatore della nazionale Victor Tikhonov scoprì per primo il talentuoso '''Makarov''', eccellente pattinatore e ala sinistra, e lo volle con sé al [[HC CSKA Mosca|CSKA Mosca]]. Makarov faceva parte della nazionale sovietica fin dal 1979. '''Krutov''', un'ala destra potente e ben piazzata, fu scoperto da Kharlamov. Krutov si formò al CSKA e divenne un punto fermo della allora squadra dell'armata rossa. Nato a [[Voskresensk]], '''Larionov''' - il futuro centro della linea - fu scoperto da Nikolaj Epstein quando giocava in una squadra locale, il ''Khimik Voskresensk''.
 
Quando questi tre giocatori fecero il loro ingresso sul palcoscenico dell'hockey mondiale, durante la [[Canada Cup]] del [[1981]], avevano appena 21 (Krutov e Larionov) e 23 (Makarov) anni, ma erano già star affermate. In quel torneo misero a segno 22 punti (11 gol e altrettanti assist) in 7 partite. L'Unione Sovietica vinse la coppa, nella finale col [[Canada]] battuto 8-1, e la linea si impose come punto di riferimento per la loro nazionale.