Lucien Rebatet: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
|||
Riga 30:
Il suo ultimo articolo del 28 luglio [[1944]] si intitola «''Fidélité au National-socialisme''» (''Fedeltà al Nazional-socialismo''). Ma il vento è cambiato, bisogna fuggire in Germania. Come tanti altri collaborazionisti, Rebatet si reca a [[Sigmaringen]].
=== 1945 -
Arrestato l'8 maggio [[1945]], viene giudicato il 18 novembre [[1946]], condannato a morte, e poi, finalmente, graziato e inviato ai lavori forzati a vita a [[Clairvaux]]. Durante la detenzione termina un romanzo iniziato a Sigmaringen: ''[[Les Deux Etendards]]'' pubblicato da [[Gallimard]]. Quest'opera, considerata di gran qualità,<ref>[[George Steiner]] giudica l'autore "Questo assassino, questo cacciatore di ebrei, di combattenti della Resistenza e di gollisti", ma nondimeno reputa quest'opera "uno dei capolavori nascosti del nostro tempo, un libro di inesauribile umanità, traboccante di musica, d'amore, di comprensione profonda del dolore". {{cita libro|titolo=Letture|autore=George Steiner|editore=Garzanti|anno=2010}}</ref> sarà in gran parte ignorata dalla critica, anche dopo la sua ristampa nel [[1991]]. I protagonisti sono due giovani studenti, Régis e Michel, che si contendono una donna, Anne-Marie. Il primo farà il sacerdote, mentre il secondo rappresenta l'autore. La vicenda si sviluppa tra riflessioni filosofiche, teologiche ed ideologiche.<ref>{{cita libro|titolo=I due stendardi|autore=Lucien Rebatet|editore=Settecolori|anno=2021}}</ref>
Liberato il 16 luglio [[1952]], viene inviato in un primo tempo agli arresti domiciliari.
=== 1954 - 1972: una vita da scrittore ===
Nel [[1969]] pubblica ''Une histoire de la musique'', la sua opera meno politica e più conosciuta, che rimane come un autentico libro di riferimento, benché i giudizi espressi tanto sui compositori che sulle opere siano spesso improntati alla soggettività del loro autore, in particolar modo per ciò che concerne la tradizione lirica francese (giudizi su [[Daniel Auber|Auber]], [[Charles Gounod|Gounod]], [[Ambroise Thomas|Thomas]], [[Georges Bizet|Bizet]], [[Ernest Reyer|Reyer]], [[Jules Massenet|Massenet]], [[Camille Saint-Saëns|Saint-Saëns]], [[Alfred Bruneau|Bruneau]], [[Marc-Antoine Charpentier|Charpentier]] ecc., e in modo assai comprensibile da parte dell'autore su [[Giacomo Meyerbeer|Meyerbeer]] e [[Jacques Fromental Halévy|Halévy]], che vede il suo capolavoro ''[[La Juive]]'' (''L'ebrea'') qualificato come "razzista", il che non manca d'ironia).
|