{{citazione|“Bene,” continuò Agnese: “quegli è un uomo! Ho visto io più d’uno impacciato come un pulcino nella stoppa e che non sapeva dove darsi del capo, e dopo essere stato un’ora a quattr’occhi col dottor AzzeccagarbugliAzzecca-garbugli, (badate bene di non chiamarlo così!) l’ho visto, dico, ridersene. Pigliate quei quattro capponi, poveretti! a cui doveva io tirare il collo, pel banchetto di questa sera, e portateglieli; perché non bisogna mai andare colle mani vuote da quei signori. Raccontategli tutto l’accaduto: e vedrete che egli vi dirà su due piedi di quelle cose che a noi non verrebbero in testa, a pensarci un anno.”}}
'''AzzeccagarbugliAzzecca-garbugli''' è un personaggio del romanzo storico ''[[I promessi sposi]]''; è il soprannome di un avvocato di [[Lecco]], chiamato, nelle prime edizioni del romanzo, dottor Pettola e dottor Duplica (nell'edizione definitiva non c'è il nome ma solo il soprannome). Il nome costituisce un'[[lingua italiana|italianizzazione]] del termine [[dialetto milanese|dialettale milanese]] ''zaccagarbùj'' che [[Francesco Cherubini]] traduce "Scioglitore di nodi"<ref>[[Francesco Cherubini]], ''Vocabolario milanese-italiano'', vol. IV, Milano, 1843, p. 539, ''s.v.''</ref>. È un [[personaggio letterario]] del tutto secondario, ma è rimasto famoso per l'abilità del Manzoni nel creare e nel descrivere la sua personalità.