Canal Defence Light: differenze tra le versioni
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|Veicolo = altro
|Nome = Canal Defence Light<br />CDL
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Tutte le unità di questo tipo, quando arrivarono sul continente europeo nell'estate-autunno 1944, erano dotate di CDL su telaio M3: Matilda e Churchill, infatti, furono usati solo negli addestramenti e per fare pratica; inoltre la produzione di Matilda, al 1943, stava rapidamente calando e quindi considerazioni logistiche avevano imposto di cambiare telaio.<ref name=historyofwar.org/><ref name=thewarillustrated.info>{{cita web|url= http://www.thewarillustrated.info/220/now-it-can-be-told-tanks-that-turn-night-into-local-day.asp|titolo= Now It Can Be Told! - Tanks That Turn Night Into Local Day|lingua= en|accesso= 7 novembre 2017}}</ref> Nel dettaglio, i britannici adoperarono CDL su scafo degli M3 "Lee", vale a dire la prima versione del carro statunitense con parti [[Rivettatura|rivettate]], mentre gli americani si affidarono alla M3A1.<ref name=Z39/> Per l'epoca, una fonte fissa a 110 i Grant CDL in inventario all'Esercito britannico e a 497 quelli in forza agli Stati Uniti.<ref name=G46/> Il sistema CDL fu ritenuto sin da subito una vera e propria arma segreta dagli alti comandi alleati che, pertanto, ammantarono il progetto con una cortina di sicurezza: si pensava che il loro primo impiego doveva avvenire in massa e soprattutto nella sorpresa più totale, allo scopo di amplificarne gli effetti sulle truppe tedesche. Questi intendimenti furono tali che, alla fine del 1942, il War Office ebbe assicurazione che l'Esercito statunitense non avrebbe fatto uso autonomo dei veicoli. Simili draconiane precauzioni si rivelarono controproducenti. I mezzi erano pressoché sconosciuti alla truppa e, addirittura, quasi nessuno degli ufficiali al fronte sapeva della loro esistenza né aveva con essi familiarità; quindi il sistema rimaneva quasi sempre ignorato quando erano pianificate le offensive.<ref name=lonesentry.com/><ref name=thewarillustrated.info/><ref name=G46>{{cita|Green|p. 46}}.</ref>
Tra il marzo e l'aprile 1943, presso la baia di Kilbride nella località di [[Tighnabruaich]], fu condotta la vasta esercitazione "Primrose" quale prova generale di uno sbarco in forze in Europa occidentale. Nel corso del fittizio assalto anfibio fu sperimentato sia l'impiego di artiglieria semovente direttamente dagli [[Landing Craft Tank|LCT]], sia l'apporto che avrebbe potuto garantire un reparto di CDL. Un rapporto stabilì che, tuttavia, era «troppo incerto farvi affidamento [sui CDL] come equipaggiamento di punta durante un'invasione» e suggeriva anzi di usare i carri-proiettore sul fronte di una sola brigata, due al massimo.<ref>{{cita pubblicazione|titolo= Report on D-Day Preparations|autore= T. M. Hunter|rivista
==== British Army ====
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==== United States Army ====
[[File:Remagen Bridge side view.jpg|thumb|left|L'esordio operativo dei CDL statunitensi avvenne al ponte Ludendorff, a Remagen]]
L'addestramento della specialità CDL ebbe inizio nell'Esercito statunitense al principio del 1943. Seguendo il documento T/O & E 17-458, cioè un ordine di battaglia standard appositamente pensato, furono costituiti i battaglioni carri 701, 736, 738, 739, 740 e 748, la cui preparazione fu demandata al 9th e il 10th Armoured Group (anch'essi di recente attivazione); queste due unità gestivano inoltre un battaglione di fanteria meccanizzata, due compagnie armamenti e una stazione medica, allo scopo di amalgamare armonicamente i diversi reparti. Le esercitazioni si svolsero a [[Fort Knox]] nel [[Kentucky]] e presso il Desert Training Center, esteso tra la [[California]] meridionale e l'[[Arizona]] occidentale: furono caratterizzate dalla medesima cortina di segretezza che aveva contraddistinto quelle britanniche. L'addestramento si concluse tra il dicembre 1943 e l'aprile 1944, dopodiché i battaglioni furono assegnati ufficialmente ai due gruppi corazzati e trasportati in Gran Bretagna.<ref name=lonesentry.com/><ref>{{Cita|Hunnicutt|p. 398}}.</ref> Giunti sull'isola, i battaglioni continuarono l'addestramento sulle [[Preseli Hills]] nel Galles occidentale. I mezzi furono infine distribuiti tra la [[First United States Army|1ª]], [[Third United States Army|3ª]] e [[Ninth United States Army|9ª Armata]], sempre con la massima discrezione.<ref name=H399>{{Cita|Hunnicutt|p. 399}}.</ref> Anche questi sei battaglioni, però, furono sempre tenuti lontani dai combattimenti, nell'attesa di un'occasione propizia per adoperarli in massa. All'inizio dell'autunno anche le armate statunitensi in Europa lamentarono una carenza di blindati adibiti al supporto delle fanterie; numerosi rapporti facevano notare che ciascuna divisione di fanteria avrebbe dovuto avere almeno un battaglione corazzato alle sue permanenti dipendenze. Il 23 ottobre 1944 il [[Dipartimento della guerra degli Stati Uniti d'America|Dipartimento della Guerra]] autorizzò la riconversione del 701st, 736th, 740th e 748th Tank Battalion in normali unità corazzate (processo ritardato dalle enormi necessità di [[M4 Sherman]]): questa decisione troncò l'iniziativa del [[colonnello]] Walter Burnside, comandante del 10º Gruppo corazzato, che era riuscito a convincere il generale [[Courtney Hodges]] a capo della 1ª Armata e il [[maggior generale]] [[Charles Corlett]] (alla testa del sottoposto XIX Corpo d'armata) dell'opportunità di adoperare i CDL nella loro zona d'operazioni, cioè il [[Belgio]] e i [[Regno dei Paesi Bassi|Paesi Bassi]] meridionali. Il suo piano d'attacco, così come l'intenzione di tenere una dimostrazione dinanzi agli alti ufficiali del [[12th Army Group]], furono messi da parte in novembre. Il 738th e il 739th Battalion, infine, furono scelti per essere trasformati in unità di carri sminatori e assegnati, rispettivamente, alla 1ª Armata e alla 9ª Armata dal 24 novembre 1944.<ref name=lonesentry.com/>
Il 7 marzo 1945 punte avanzate della [[9th Armoured Division]] giunsero al [[ponte Ludendorff]] presso [[Remagen]], uno dei pochi ancora intatti sul Reno, e riuscirono a occuparlo nonostante la magra guarnigione tedesca avesse cercato di farlo saltare in aria. Allo scopo di proteggere la preziosa via d'entrata nel cuore della [[Germania nazista]], gli Alleati dispiegarono in un solo giorno {{formatnum:8000}} uomini nella testa di ponte, saliti a {{formatnum:25000}} in una settimana e coadiuvati da un fitto schieramento di pezzi contraerei.<ref name=gasou.edu>{{cita web|url= http://www2.gasou.edu/facstaff/etmcmull/REMAGEN.htm|titolo= George Rogers and the Bridge at Remagen|lingua= en|accesso= 31 luglio 2019|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20030228031634/http://www2.gasou.edu/facstaff/etmcmull/REMAGEN.htm
La 3ª Armata impiegò attivamente ventotto CDL tratti dal 748th Battalion, già in corso di transizione a normale unità corazzata. I carri-proiettore fornirono illuminazione tra l'inizio del marzo 1945 e il 9 aprile nei punti d'attraversamento di [[Sankt Goarshausen]], [[Boppard|Bad Salzig]] e [[Magonza]]. Anche la 9ª Armata sperimentò i mezzi sul campo; nel dettaglio si trattava della Compagnia B del 739th Battalion, che fu oggetto di diversi cannoneggiamenti e finì spesso sotto il fuoco di armi leggere, senza tuttavia lamentare danni ai CDL. Dopo il 1º aprile la compagnia mosse verso est e fu assegnata a compiti di supporto per il genio militare. Tra marzo e aprile il controllo dei passaggi sul fiume Reno e la loro illuminazione passarono alla [[15th United States Army|15th Army]] che affidò il compito al XXII e al XXIII Corpo d'armata, i quali non avevano immediatamente disponibili reparti CDL. In fretta si dovette distaccare del personale dall'artiglieria e sottoporlo a un rapido addestramento da parte di carristi tratti dal 738th Battalion; quindi un certo numero di CDL fu assegnato a posizioni fisse per fornire adeguata luce agli approcci dei diversi ponti. Tale formula d'impiego si dimostrò poco felice ed entro il 1º giugno 1945 i veicoli erano stati rimpiazzati da proiettori tedeschi catturati.<ref name=lonesentry.com/> Nel complesso i molteplici passaggi del Reno coinvolsero sessantaquattro CDL, compreso lo squadrone britannico del maggiore Gardner.<ref name=H399/>
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