Sprogø: differenze tra le versioni

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{{S|isole della Danimarca}}
{{Isola
{{Infobox isola
|Nome = Sprogø
|Immagine = Sprogø.jpg
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'''Sprogø''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>:{{IPA|ˈ/spʁɔwˌøˀ/}}) è una piccola [[isola]] [[Danimarca|Danese]], situata sulla [[Grande Belt]], lo [[stretto]] che separa le principali isole danesi di [[Fionia]] e [[Selandia (isola)|Selandia]]. È situata all’incirca a metà dello stretto, a 6.7&nbsp;km dalla costa di Selandia e 8&nbsp;km dalla costa di Fionia.
 
Sebbene in [[Lingua danese|Danese]] ''sprog'' significhi ''Lingua'', il nome dell’isola fu originariamente coniato nel XII secolo come ''Sproøe'' col significato di ''isola degli esploratori'', dall’antico verbo Danese ''spro'' (esplorare).<ref>{{cita web|url=http://fynhistorie.dis-danmark.dk/node/12276|lingua=Daneseda|titolo=Sprogø - Fynhistorie|editore=fynhistorie.dis-danmark.dk|accesso=3 Novembrenovembre 2013}}</ref>
 
Oggi l’isola è attraversata dalla [[Storebæltsbroen]], una serie di strade, ponti e tunnel; è connessa con Fionia da un ponte stradale ed un ponte ferroviario, e con Selandia da un [[ponte sospeso]] stradale ed un doppio [[tunnel]] ferroviario. Durante la costruzione l’isola fu significativamente rimodellata, con un prosciugamento che ampliò la superficie da 38 a 154 [[ettari]].
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Sprogø è stata una delle stazioni della linea telegrafica ottica sullo Storebælt, ''Storebæltstelegrafen'', fra [[Nyborg]] e [[Korsør]], in attività fra il 1801 ed il 1865.
Negli anni fra il 1923 ed il 1961 <ref>{{cita web|url=https://cphpost.dk/?p=75423|lingua=Inglese|titolo=The rigid and hard lives of the ‘loose and easy’ women on the Danish island of Sprogø|editore=CPH post Online|accesso=3 Ottobreottobre 2020}}</ref>
l’isola fu utilizzata per isolare donne ritenute patologicamente promiscue dal punto di vista sessuale e di basso quoziente intellettivo, con l’intento di prevenire gravidanze che potessero dare continuità ad un patrimonio genetico ritenuto insano. All’epoca tale pratica veniva considerata legale per le donne che si trovavano già in stato di reclusione.